Barrette energetiche

Sono pratiche, veloci. E hanno quella parolina magica che le rende ambitissime: light (leggere). Ma sono davvero così efficaci le barrette? E come orientarsi tra i tantissimi tipi in commercio?

Chi ricorre alle barrette vuole quasi sempre evitare, mangiando fuori casa, di assumere troppe calorie. Questi sostituti del pasto dovrebbero contenere quindi tutte le sostanze essenziali all'organismo: carboidrati, proteine, grassi, minerali, vitamine e fibre.
Proprio queste ultime servono a dare al prodotto un maggior potere saziante: basta un bicchiere d'acqua per farle aumentare di volume nello stomaco.
Da quì la definizione di light: si ha l'impressione di mangiare poco saziandosi in fretta (altre idee per mangiare sano fuori casa sono su www.mangiaresano.net/mangiare_fuori_casa.shtm ).
Ma le barrette possono anche servire a dare energia. Questa varietà, tutt'altro che light, è di solito un mix di ingredienti ome frutta secca, miele, avena, cioccolato: tutte sostanze altamente caloriche e poco sazianti.
Dovrebbero essere prerogativa degli sportivi professionisti, che hanno bisogno di un rifornimento energetico in gara o nelle pause degli allenamenti. E invece sono a torto usate anche dagli atleti della domenica o, peggio ancora, da chi fa una vita sedentaria.Risultato:
fanno ingrassare.
La chiave è leggere la confezione: per conoscere la quantità di grassi (meglio gli oliv egetali o i grassi non idrogenati), gli zuccheri (meglio i dolcificanti ipocalorici, se si vuole tenere d'occhio la bilancia) e gli altri ingredienti base. Chi cerca un prodotto light non dovrebbe farsi ingannare dalle barrette a base di soli cereali: hanno molte calorie e un basso potere saziante. Una barretta davvero dietetica non deve superare le 250-300 calorie per 100 grammi.

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