Lagunaria

Il nome deriva da Lagunaea, della stessa famiglia, a cui questo genere può
essere avvicinato per l'aspetto delle piante della sua unica specie, lagunaria patersoníi; questa si divide in due gruppi, uno è originario del Queensland e l'altro delle isole Norfolk: si tratta di forme arboree, con un'altezza che può raggiungere anche i m 10 e con un aspetto alquanto vario, in quanto i fusti si possono presentare prostrati, eretti e colonnari. Le foglie ovali, di un bel colore grigioverde nella pagina inferiore e bianche e scagliose inferiormente, hanno un buon valore ornamentale. I fiori, di lunga durata,
ricordano quelli della malva e sono colorati in tutte le sfumature dal rosa al rosso.
Coltivazione: sebbene queste piante siano originarie di regioni semi-tropicali, esse possono essere coltivate anche all'aperto, in angoli ben riparati e con adeguate protezioni durante l'inverno. Quando la temperatura invernale è troppo rigida e con reiterati e prolungati geli si può fare la coltura in serra fredda. In questo modo potrà aversi la fioritura
della pianta: cosa che, nella coltivazione all'aperto, sarebbe molto più difficile. Le piante in serra possono venire sistemate sia in vaso, sia lungo i bordi; in entrambi i casi i fiori appariranno precocemente. Il terreno dovrà essere poco ricco, l'esposizione in pieno sole e le innaffiature moderate. La potatura sarà limitata alla rimozione dei rami danneggiati e servirà soprattutto per contenere la forma dell'arbusto. I semi sono prodotti all'interno di capsule contenenti peli con sostanze irritanti che possono produrre fasfidiose allergie. La germinazione è difficoltosa per la presenza, nel tegumento, di inibitori: si renderà perciò necessaria un'immersione prima in acqua bollente, e poi in prodotti ad azione corrosiva. Nuove piante possono essere ottenute anche vegetativamente, per mezzo di talee legnose messe a radicare su un substrato composto da sabbia e torba, in cassone a letto caldo.
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