Gatto da solo in casa

Se il vostro gatto è un uragano (si aggrappa alle tende, graffia i divani...) lasciarlo a casa diventa un incubo e quindi addio relax nei weekend fuori porta.
L’ideale è portarlo con voi, altrimenti, per stare sereni, dovete educarlo.L’educazione non s'impartisce il giorno prima della partenza.
Bisogna cominciare il più presto possibile, ricordando che il gatto è un animale indipendente e quindi fa fatica a ubbidire agli ordini. Urlargli un No! o minacciarlo brandendo una ciabatta, come con i cani, serve a poco.
Anzi può solo rovinare il vostro rapporto. L’unica soluzione è quella di prevenire i suoi guai  e cercare di dissuaderlo utilizzando le tecniche giuste.
Se si aggrappa alle tende, salta sul tavolo o cerca di catturare pesci o canarini (acquario e gabbia vanno posti in punti inarrivabili), potete scoraggiarlo con qualche trucco: spruzzatelo con una pistola ad acqua o fategli cadere vicino dei bicchieri di plastica, tutto senza farvi notare. Così assocerà il comportamento a un rumore fastidioso, che, almeno per lui, non viene dal padrone. Ecco perché sarà buono anche in vostra assenza.
Anche nel caso di graffi a mobili e tappezzeria l'unica mossa è la prevezione, posizionando in casa un tiragraffi. Potete renderlo più invitante spruzzandolo con gli spray attrattivi. Prima di partire, inoltre, tagliategli le unghie. Se invece il problema è il maschio che urina ovunque,
specie quando è in calore, non c'e alternativa alla castrazione.Nel caso sia davvero ingestibile, potete utilizzare dei fiori di Bach, ma solo se la situazione è temporanea (ad esempio per la vostra domenica al mare). Altrimenti, con il veterinario, valutate la necessità di un comportamentista.

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