Ailanthus; Ailanto

Il nome deriva dalla parola ailanto,termine locale usato per una specie tropicale, che significa albero abbastanza alto da raggiungere il cielo .
Di tale derivazione si ha traccia nei nomi adottati in alcuni paesi europei,
come l'Inghilterra e la Spagna, dove questa specie viene chiamata albero del cielo .
Specie coltivate: Ailanto altissima : raggiunge di solito i m 22-23 di altezza ma può eccezionalmente arrivare sino ai metri 30. E’ un albero deciduo,
a rapida crescita e si adatta bene ai giardini cittadini. Le foglie, composte da 6- 12 paia di foglioline picciolate, sono molto lunghe, sino a cm 80-90. La fioritura avviene nel periodo che va da maggio a luglio. I fiori, disposti
in grosse pannocchie, hanno un odore alquanto sgradevole; il frutto, di
colore rosso, è una samara e il seme si trova in posizione centrale.
Questa specie, originaria della Cina e delle Molucche, fu introdotta in Italia
nel 1760. Usata come albero ornamentale si è rapidamente inselvatichita
ed oggi si trova un po' dappertutto nelle zone di pianura e di collina. Non si presta ad essere impiegata come pianta forestale poiché nei nostri climi invecchia con una certa rapidità. Anche nei giardini viene scarsamente impiegata per il cattivo odore dei fiori.
Coltivazione: cresce in qualsiasi tipo di suolo. Si moltiplica benissimo mediante polloni radicali ed anche per seme. La crescita, anche nei primi stadi di vita, è molto rapida.

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