Il nome deriva dal greco itea salice, in riferimento forse alla forma delle foglie di alcune specie o forse alla preferenza per i terreni molto umidi. Il genere è costituito da alberi ed arbusti con foglie caduche e talvolta persistenti,per lo più originari delle regioni nordorientali asiatiche ed introdotte in Europa, a scopo ornamentale, nella prima metà del diciottesimo secolo. Le qualità decorative di queste piante sono maggiormente esaltate nella stagione autunnale quando il fogliame assume una colorazione rosso brillante.
Specie coltivate: itea ilicífolia si presenta come arbusto sempreverde alto fino a m 4,5 con foglie che ricordano nell'aspetto quelle dell'agrifoglio e racemi penduli di piccoli fiori giallo-verdastri che si schiudono nel mese di agosto; la pianta, piuttosto delicata, teme i freddi invernali e vegeta bene nelle zone con clima mite; itea virginiana è una specie notevolmente più rustica, non supera i m 2 di altezza ed è caratterizzata da foglie caduche e fiori bianco crema profumati.
Coltivazione: queste piante crescono bene su qualunque terreno anche se preferiscono un substrato umido e torboso e la collocazione in un luogo riparato del giardino. Dopo la fioritura gli arbusti vengono potati leggermente. Nel mese di agosto si può effettuare la propagazione agamica per mezzo di talee che saranno messe a radicare su sabbia in cassone a letto caldo,oppure per divisione delle radici. In autunno si potranno ottenere nuove piante utilizzando anche i polloni basali.
Itea
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