Il nome ha conservato la sua origine latina. Il genere è conosciuto, apprezzato e coltivato soprattutto per la produzione di piante con foglie eduli; costituisce, insieme a Cichoryum, la quasi totalità delle insalate in commercio. Le piante, oggetto di una estesa ed importante coltivazione industriale, sono pure presenti in ogni piccolo orto a conduzione familiare dove viene loro riservata almeno una piccola aiuola. Numerose sono anche le specie spontanee presenti nella nostra flora: tra queste ricordiamo lattuga scariola, da cui deriva la varietà sativa, comunemente coltivata sotto varie forme. Le piante presentano un apparato radicale fittonante, un fusto molto corto, durante la fase vegetativa, con foglie appressate disposte a rosetta che si sviluppano poi con disposizione embricata fino a formare un grosso grumolo più o meno consistente. Nella fase riproduttiva il caule si eleva a formare uno scapo fiorale di lunghezza variabile, sempre rarnificato, terminante alle estrernità con capolini di 15-20
fiori. Questi sono piccoli, gialli, ermafroditi, a struttura pentamera, con corolla tubulosa terminante in una breve linguetta. Il frutto di tipo achenio presenta un colore variabile e assume carattere diagnostico nella determinazione delle cultivar. La varietà sativa comprende numerose forme orticole tra cui ricordiamo la capitata, con foglie tondeggianti che si incappucciano solo a maturità, la romana, con grumolo compatto ed affusolato, la acephala, che comprende le lattughe da taglio e la crespa, con foglie ricce costituenti un cappuccio globoso. Ciascuna di queste varietà comprende numerose cultivar: alla lattuga sativa capitata appartengono le lattughe a cappuccio, a semina invernale, e prodotti estivi, quali ' Batavia bionda di Parigi ', resistente al caldo, con cespo grande e compatto e foglie ondulate verde chiaro: ' Batavia bionda 'a
bordo rosso con foglie ricce orlate di rosso; ' Meraviglia delle quattro stagioni ', con foglie di un color rosso vivo molto tenere; ' Great lakes ', con foglie esterne in verde scuro, resistenti alle intemperie; ' La moda ', rustica con foglie in verde chiaro; ' Cavolo di Napoli', con ampie foglie verdi e cespo bianco; ricordiamo ancora le lattughe autunnali 'Trocadero ', precoce, caratterizzata da foglie verdi sfumate di rosa, e 'Bionda di Berlino', tardiva con le foglie interne tenere e chiare, mentre le esterne sono verdi; le lattughe invernali ' Bionda d'inverno', rustica con foglie in verde chiaro, bollose; 'Meraviglia d'inverno', rustica, produttiva, con cespo voluminoso e compatto; ' Passione bionda' e 'Passione bianca', la prima di colore bianco tinteggiata di rosa, la seconda con foglie in verde chiaro; le lattughe primaverili 'Regina di maggio', con foglie leggermente rossicce ai margini e fioritura tardiva; ' Goccia d'oro', precoce con cappuccio chiuso di color verde chiaro; alla varietà romana appartengono le lattughe invernali
'Rossa d'inverno', con cespo di color verde chiaro a sfumature rosse; 'Verde d'inverno ', con cespo allungato e foglie erette verdi; ' Verde reale ', con cespo allungato e compatto con foglie bollose verdi; ' Grigia da orto ', con cespo breve globoso e foglie di colore grigiastro. Tra le primaverili ricordiamo la 'Bionda degli ortolani ', rustica, precoce con foglie voluminose a nervatura mediana bianca; ' Bionda precoce di Trianon', meno rustica della precedente e, tra le estive. ' Pallone Bougival', con cespo grande allungato e foglie molto tenere; ' Gigante bianca ', con cespo pieno e foglie chiare; ' Piena bianca', con cespo compatto, e ' Bruna inglese', con cespo allungato e foglie esterne sfumate di bianco. Ricordiamo ancora alcune lattughe da taglio di scarsa importanza commerciale, coltivate soprattutto per consumo diretto e conosciute con il nome generico di lattughelle: ' Riccia bionda d'Australia '. con foglie tenerissime, bionde, ricciute, formanti un bel cespo dorato; ' Riccia d'America', con foglie tinte di rosso formanti un grosso cespo tenerissimo; ' Verde ricciolina', rustica, con foglie brevi, bollose, molto tenere; 'Bionda ricciolina', precoce, con foglie completamente arricciate; 'Foglia di quercia', molto rustica, con foglie lobate di colore rossastro.
Coltivazione: nelle colture di lattuga, qualunque sia la varietà, va sempre tenuto presente che le piante sono estremamente sensibili all'influenza dell'ambiente. Il terreno dovrà essere fresco, fertile, a reazione neutra o leggermente basica, ricco di calcio e di sostanze organiche ben decomposte; dovrà essere inoltre ben lavorato per permettere una agevole infiltrazione delle radici in profondità. Le esigenze delle piante riguardano soprattutto la luminosità. E’ infatti ben noto ai coltivatori che la produzione di foglie, e quindi la formazione di un grumolo compatto, è legata ad un fotoperiodo breve, cioè ad una limitazione delle ore di luce durante la giornata, mentre il giorno lungo determina la fioritura precoce, con produzione di foglie in numero ridotto e di qualità inferiore.
La riproduzione avviene comunemente per mezzo dei semi, fatti germinare in un semensaio ben esposto alla luce ed aerato, in cui sia stato preparato un substrato concimato e perfettamente drenato. Le cultivar estive si seminano da marzo a giugno, le invernali nei mesi di agosto e settembre, le primaverili a gennaio o febbraio. I semi, a causa delle piccole dimensioni, vengono mescolati con sabbia e quindi sparsi sul terreno che successivamente viene rastrellato in superficie. Avvenuta la semina, si innaffia con moderazione e si concima con fertilizzanti liquidi. Le giovani piantine vengono collocate a dimora ed interrate a profondità diversa nel terreno, più profondamente quelle destinate a produrre grumoli in inverno, più in superficie le varietà estive. Il trapianto si effettua a file distanti cm 45-60, con un intervallo di cm 30 sulla stessa fila, ed è seguito da un'abbondante irrigazione, meglio se a pioggia e con carattere costante, in modo da impedire l'alternarsi di periodi di siccità e di eccessiva umidità che favorirebbero la fioritura. Le operazioni colturali consistono nelle sarchiature. frequenti e superficiali, con cui si eliminano anche le infestanti, e nelle legature, soprattutto per quanto riguarda la lattuga romana, allo scopo di favorire l'imbianchimento. Alcune piante vigorose,
robuste ed esenti da qualsiasi malattta, vengono selezionate e coltivate per la produzione del seme che raggiunge la maturazione gradualmente, in un periodo di 15-30 giorni dall'inizio della fioritura. Le piante vengono tolte dal terreno prima che il seme sia completamente maturo, lasciate essiccare e quindi scrollate in un recipiente per raccogliere i piccoli acheni. Numerosi sono i parassiti animali e vegetali che possono danneggiare le lattughe; tra i primi ricordiamo gli afidi o pidocchi, la tipula erbaiola e gli elateridi contro i quali si agisce con successo per mezzo di prodotti a base di nicotine o di lindano e di gammesano. Le malattie crittogamiche più frequenti sono dovute alla peronospora, alla ruggine ed al marcittme delle foglie.
Lattuga
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento