Il nome è di origine incerta; è presumibilmente un nome femminile: molti autori pensano infatti che corrisponda a quello di una vestale romana e sia stato dato a questo genere in riferimento alla delicatezza dei fiori. Altri suppongono che ricordi il console romano Caius Laelius (vissuto circa nel 200 a.C.), amico di Scipione l'Africano. Si tratta di orchidee molto importanti, epifite, originarie dell'America Meridionale e Centrale, affini alle Cattleya, con le quali sono state incrociate producendo centinaia di ibridi. Esse possono essere divise in due tipi: gli uni molto simili appunto alle Cattleya, come portamento generale della pianta, con pseudo-bulbi clavati e lunghi, altri con pseudo-bulbi molto più corti ed infiorescenze lunghe e sottili formate da parecchi fiori variamente colorati; ve ne sono poi alcune specie nane e con fiori grandi, solitari o appaiati.
Specie coltivate: Laelia albida, del Messico, ha pseudo-bulbi di circa cm 5, bifogliati, lunga infiorescenza con tre o 2 cinque fiori bianchi o crema e labello rosato; laelia anceps, messicana, ha pseudobulbi quadrangolari, lunghi circa cm 10, di solito con una sola foglia, ed infiorescenze che nascono al loro apice, erette; esse raggiungono i cm 60-90 con alcuni fiori variabili in colore, usualmente lilla-rosa, con labello rosso-violaceo a fauce gialla; laelia autumnalis, anch'essa del Messico, ha pseudo-bulbi conici con due o tre foglie e lunghe infiorescenze terminali, erette, formati da fiori (fino a un numero di nove) profumati, di color rosa vivo, con labello
porpora a base bianca; laelia cinnabarina, originaria del Brasile, ha pseudo- bulbi rigonfi alla base e restringentisi come il collo di una bottiglia, con una sola foglia o raramente due; l'infiorescenza raggiunge i cm 60 ed ha fiori di color rosso-arancio lucente, molto duraturi, che possono arrivare al numero di 15 ; laelia crispa, del Brasile, ha lunghi pseudo-bulbi claviformi con una sola foglia; I'infiorescenza ha parecchi fiori larghi cm 12 circa, con sepali stretti e sottili e petali molto ondulati, ambedue bianchi; il labello, trilobato, ha il lobo centrale lungo e molto increspato, di color porpora marginato in bianco; laelia gouldiana, del Messico, ha pseudo-bulbi arrotondati e bifogliati, infiorescenze erette con petali e sepali color rosa-violaceo sfumato in scuro verso il margine e labello trilobato rosso- porpora con fauce gialla; laelia grandis, brasiliana, ha pseudo-bulbi claviformi e grandi fiori color giallo-bruno dal labello bianco sfumato in rosso-violaceo scuro verso la fauce; laelia harpophylla, del Brasile, ha pseudo-bulbi sottili lunghi sino a cm 30, con una sola foglia; l'infiorescenza, apicale, ha fiori con sepali e petali lanceolati, stretti, color rosso-arancione brillante, con il labello fortemente trilobato e lobo centrale increspato bianco-giallastro; laelia jongheana, originaria del Brasile, ha pseudo-bulbi ovali con una o due foglie, a volte porta una infioresceîza corr 4-5 fiori, spesso però i fiori sono solitari; essi sono grandi, rosa-malva, con labello rosaviolaceo scuro alla base e bianco o giallo al centro, sino ai margini increspati, spesso bordati in rosa; laelia pumila, del Brasile, è una pianta nana, con pseudo-bulbi piccoli, attaccati al rizoma, sormontati da una sola foglia; i fiori sono solitari, grandi; i petali e i sepali sono larghi e riflessi all'indietro, di color rosa-violaceo, il labello è rossobrunastro con creste gialle centrali; la specie è molto variabile e spesso anche i petali sono scuri; ne esistono due varietà principali, praestans e dayana, più colorate e più grandi della specie tipo: laelia purpurata, originaria del Brasile, è la specie più importante; è una pianta
vigorosa con grandi pseudo-bulbi claviformi di circa cm 30 di lunghezza ed anche più, con una sola foglia; l'infìorescenza, lunga e robusta, ha da tre a cinque fiori larghi sino a cm 20 di diametro, con petali e sepali sottili, dai bordi ondulati, bianchi o bianco-rosato, e grande labello carminio-violaceo a gola color giallo pallido con striature porpora; ne esiste una varietà alba, tutta bianca. salvo alcune pallide striature rosa sul labello; laelia rubesc'ens
del Messico, è nana ed ha pseudo-bulbi ovali ed appiattiti con foglia solitaria; le infiorescenze hanno piccoli fiori molto variabili in colore, dal lilla malva al bianco, col centro del labello viola scuro; laelia tenebrosa,del Brasile, ha lunghi pseudo-bulbi fusiformi ed infiorescenza robusta, con tre
o cinque fìori larghi circa cm 15, con sepali lanceolati acuti e petali più larghi dal bordo ondulato, ambedue rosso bronzo: il labello e grande, fortemente tubulare alla base, crespato ai margini,di color rosso-violaceo scuro, più chiaro verso l'esterno e la base stessa.
Coltivazione: la maggior parte di queste orchidee è da serra temperata, come le loro affini Cattleya; fanno eccezione laelia albicla, laelia anceps e, soprattutto laeliaputtrila, che preferiscono la serra fredda e necessitano di molta luce. Il substrato piu adatto per tutte le specie e composto di tre parti di radici di osmunda o di polipodio e di una parte di sfagno, in vasi ben drenati, con frammenti di laterizi e di carbone di legno dolce. La ternperatura minima invernale è di 13°C ed in questo periodo deve essere
dato alle piante un periodo di semi-riposo con innaffiature moderatissime;
tali indicazioni tuttavia, sono approssimative, perche in serra il periodo di fioritura è molto variabile e dipende da nolteplici fattori: è quindi più appropriato dire che il periodo di semi-riposo deve generalmente seguire la fioritura. Le specie da serra fredda devono avere una temperatura minima invernale di circa 7°C, e, dato che, come si è detto, hanno bisogno quanto più possibile di luce, la posizione ottimale per la loro coltura sarà in sospensione, vicino ai vetri della serra, tranne in estate, quando,come per le altre specie, è necessaria una leggera ombreggiatura che le ripari dai raggi diretti del sole. L'umidita ambientale deve essere sempre elevata
ed incrementata in ogni modo, ma bisogna fare attenzione perché anche nel periodo estivo, a causa delle innaffiature frequenti. il substrato non si ammassi e non soffochi le radici. La moltiplicazione sarà fatta per divisione,
alla fine del periodo di semi-riposo, prima della ripresa vegetativa, distaccando gli pseudo-bulbi che hanno già posto radici o forzandoli ad emetterne, circondando la loro base con sfagno umido.
Laelia
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