Cometa che sfiorò la Terra nel 1883

Il 12 e 13 Agosto del 1883, l’astronomo José Bonilla, osservò centinaia di oggetti passare davanti al disco solare.
Dopo 3 anni, pubblicò le sue osservazioni su L’Astronomie, una rivista francese, che però le interpretò come l’avvistamento di un UFO.
Bonilla contò oltre 450 oggetti apparentemente sfuocati nel giro di 2 giorni, ma il fenomeno passò inosservato.
Studi recenti del National Autonomous University of Mexico di Città del Messico, suggeriscono che si trattava di una cometa.
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Probabilmente un grossa cometa, con una massa di 8 volte quella della cometa di Halley, con un diametro di 12km, spezzatasi in oltre 3000 frammenti tra i 50 e 800m.
I frammenti creatisi, avrebbe generato una nuvola di roccia larga centinaia di km, lanciata ad una velocità di parecchi km/s.
Le osservazioni fatte dall’astronomo nel 1883 durarono 4 ore a sessione, il che porterebbe a pensare che il disco venne attraversato da 130 oggetti l’ora, per un totale di oltre 3000 frammenti che hanno solcato il cielo sopra il punto di osservazione di Bonilla, nel giro di 2 giorni.
In base ai calcoli degli esperti, questi frammenti di cometa avrebbero sfiorato la terra ad un distanza compresa tra i 500km e 8000km, dalla superficie terrestre.
Se la pioggia di frammenti si fosse abbattuta sulla Terra, avrebbe causato conseguenze catastrofiche. Basti pensare ad un singolo corpo del diametro di soli 10 metri a 10km/s di velocità, può generare un’energia distruttiva paragonabile a quella della bomba atomica di Nagasaki (20kt). In questo caso però i frammenti erano oltre 3000.
Da dove provengano i frammenti rimane un mistero; gli esperti ritengono possano appartenere alla cometa periodica 12P/Pons-Brooks, il cui prossimo passaggio è previsto per il 2024, o potrebbe trattarsi della cometa C/1883 D1, o di oggetto rimasto sconosciuto.

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