Iris Giaggiolo

Il nome deriva dal greco iris iride arcobaleno : tale pianta fu dedicata dagli antichi ad Iride, la mitologia messaggera degli dei. E’ un genere molto
vasto di piante bulbose o provviste di rizomi striscianti, perenni, molte delle quali sono sempreverdi. Ne esistono circa 530 specie, originarie delle zone più settentrionali della fascia temperata, dal Portogallo al Giappone; alcune specie provengono anche dall'America boreale. Queste piante sono famosissime fin dall'antichità; infatti già Dioscoride parla di esse a proposito delle proprietà medicamentose delle radici, cioè dei rizomi; ma anche la coltura a scopo ornamentale è altrettanto antica. Sia per la grande varietà di specie e di ibridi, che per la elegante bellezza dei fiori,
gli iris sono stati paragonati alle orchidee; al contrario di queste ultime, essi sono molto piu facili da coltivare, essendo piante sulîcientemente rustiche da non richiedere. salvo casi eccezionali, né ripari né serre. Le varieta orticole e le cultivar sono talmente numerose che molti floricoltori si sono specializzati esclusivamente nella loro coltura. Per comodità si usa suddividere gli iris secondo le caratteristiche più salienti del fiore o della pianta: le sezioni principali sono: iris barbati alti, iris barbati nani, iris non barbati, regelia, iris bulbosi.
Specie coltivate
Iris barbati alti: a questo gruppo appartiene certamente il maggior numero delle specie coltivate nei giardini di tutto il mondo che da noi sono conosclute più comunemente come giaggioli. Sono piante costituite da ciuffi di foglie laminari, erette, alte cm 50-60, con steli fiorali che possono superare anche il metro; questi portano 5-8 corolle che sbocciano in tempi successivi. Il fiore è caratterizzato dai tre tepali esterni (le cosiddette ali, provviste di una più o meno vistosa striatura di peli, generalmente giallo-aranciati) e da vessilli (i tre tepali interni, eretti e più o meno richiusi). La fioritura avviene in maggio-giugno e l'ambientazione è facile in qualsiasi giardino ; iris flavescens è una specie alta cm 70-90, con fiori color limone pallido, quasi bianco, molto probabilmente di origine orticola; iris florentina, originaria della regione mediterranea e dell'Arabia: anche in Italia è spontanea e naturalizzata nei luoghi sassosi e rupestri. I suoi steli fiorali sono alti cm 30-60 o cm 60-90 se coltivata; i fiori bianchi e profumati sono azzurri nella varietà pallida che alcuni annoverano tra le specie, e sono generalmente singoli. Le ali sono provviste, sull'unghia, di una barba gialla. Un tempo veniva coltivata su larga scala, nei dintorni di Firenze, per lo sfruttamento dei rizomi, ma ora la coltivazione è molto limitata; iris germanica, anch'essa tipicamente mediterranea e originaria della Persia, è spontanea in Italia, anche se nella gran parte dei casi si deve parlare di piante naturalizzate, sfuggite alla coltura. I suoi fiori, di un viola tipico, molto intenso. sono portati in numero di 5-7 su steli alti fino a m 1. Le cultivar derivate da queste specie sono moltissime; ne diamo un breve elenco tratto dal catalogo di un noto floricoltore italiano: Above All , ha i fiori di un celeste pallidissimo con la barba gialla e bianca; Ala d'Oro, coi tepali giallo intenso; Amethyst Flame ha i fiori molto grandi color ametista a sfumature rosa delicato; Apricot Honey è di color giallo albicocca con l'unghia soffusa di bianco, al di sotto della barba aranciata; Azure Haven ha i tepali ondulati, color azzutro chiaro; la fioritura è abbastanza precoce; Bang ha un colore rosso abbastanza insolito in questi fiori; Bazaar ha delle screziature rosa intenso sul fondo bianco dei tepali; Brasilia ha fiori grandi, di consistenza un po' curiosa, di un colore vivo tra il rosso e l'arancio; Brass Accents ha i fiori di un dorato color caffè; Bravado, produce fiori adatti anche per taglio, molto grandi e ondulati, color giallo oro; Bronze Bell  ha dei fiori eccezionalmente grandi, di un tono rosso-rame o bronzati, con riflessi d'oro; Cayenne capers ' ha fiori rosso scuro, spruzzati di bianco, molto resistenti; Chianti , dai fiori color rosso brillante che ricorda il vino di cui ha preso il nome; Chinquapin ha vistosi fiori rosso mattone con macchie bianco crema al centro delle ali; Christmas Angel, dai fiori bianchi, i cui tepali esterni hanno macchie gialle ai lati della barba, anch'essa sfumata in giallo; Curled Cloud  è una forma dai tepali molto arricciati; i vessilli sono color crema e le ali hanno sfumature verdastre; Dark Fury ha una lunga fioritura di corolle blu notte, quasi nere; Dawn Crest è una delle più famose varietà con sfumature gialle, aranciate e rosa; Dot & Dash ha i vessilli nero-violacei, mentre le ali sono bianche; Dream Spun ha fiori bianco perlaceo con toni ametista; Edenite' è un iris nero con riflessi color rosso molto scuro e fioritura precoce; Esther Fay ha i petali rosa, arricciati, con barba più scura; First Violet ha i fiori di un delicato colore tra l'azzurro ed il violetto; Fluted Haven ha i petali consistenti, ondulati, color bianco avorio; Frost and Flame ha i fiori di un bianco purissimo con le barbe di un vivacissimo arancione; Golden Delight è una forma dai fiori a margini frangiati, color giallo vivo; Henna Stitches ha tepali ondulati ed ali maculate di marrone e color rame sul fondo bianco; Inca Chief ha grandi fiori color bronzo e riflessi dorati; Limelight ha fiori giallo canarino a margini increspatissimi; Lunar Fire ha grandissimi fiori color ambra provvisti di barba aranciata; Napoleone ha fiori grandi, numerosissimi, scurissimi con toni viola, nero e rosso; Orange Banner ha grandi fiori giallo arancio a barbe più scure; Oramge Parade ha due sfumature giallo arancio, Pacific Panorama ha fiori color azzurro mare e barba gialla; Ranger ha la fioritura tardiva, color rosso scuro; Rococo bicolore è bianco e azzurro, Sable Night ha fiori vellutati rosso cupo quasi nero;Spring Festival color rosa pesco e barba rossa; Trescone può portare anche 15 fiori per stelo, di color rosso scuro; Trophy hai fiori grandissimi color genziana: Valimar ha un piacevole color rosa albicocca con la barb più rossa.
Iris barbati nani: nella coltivazione queste forme hanno le medesime esigenze di quelle precedenti; la loro altezza totale varia da cm 15 a 20 o poco più; inoltre, sempre rispetto alle precedenti, la loro fioritura è alquanto precoce, in quanto avviene in marzo-aprile. Sono specie molto indicate per giardini rocciosi, roccaglie o piccole bordure di aiuole; si possono anche lasciar infoltire per formare dei densi cuscinetti.
Iris chamaeiris è alta cm 25 ed ha fiori blu, violetti, bianchi,gialli, con venature brune; è originaria del Sud-Europa, dove fiorisce in aprile maggio.
E’ una specie con forme molto variabili in colore e in dimensione, per cui può essere alcune volte confusa con iris pumila; iris pseudopumila, alta cm 15-25, è una specie che proviene dal Sud-Italia; fiorisce in aprile e può avere fiori sia bianchi che gialli o porporini; iris pumila, originaria dell'Europa e dell'Asia Minore, è alta cm l0-15; i fiori, quasi senza stelo sono molto variabili nel colore, e sbocciano in aprile. Anche queste specie hanno originato una infinita di cultivar: Blazon, con tepali molto scuri, tra il viola ed il rosso bordeaux, con barba e venature giallo vivo; Velvet Caper, a tepali vellutati viola e barba dello stesso colore; Tony, dai fiori rosso vino e barba aranciata, molto precoci ed anche profumati; Sugar, alto cm 30, è tra le forme più alte degli iris nani; i fiori sono color avorio con le ali più gialle; Truce ha i fiori color giallo limone con sfumature più scure, tendenti al verde; la barba è azzurra; Pogo, alto solo cm 15, ha fiori color giallo vivo, con una macchia bruna sulle ali; Early Sunshine è alta come la precedente; i vessilli sono giallo chiaro, mentre le ali sono percorse da striature più scure quasi verdastre; Inchalong è una cultivar veramente piccola: solo cm 5 con fiori gialli dalla barba bianca; Cherry Spot, alta non più di cm 10, è una pianta dalla lunga fioritura; i tepali sono bianchi, ma le ali presentano una macchia rossa; Little Imp ha i fiori dall'effetto molto particolare: i vessilli sono color celeste pallido e le ali sono venate di rosso bruno e di verdastro; Promise ha i fiori alti solo cm 10 con una forma molto particolare, perché le ali sono riflesse, col margine rialzato, mentre i vessilli sono allargati a tazzina; anche la sfumatura rosata del colore è piuttosto insolita.
Iris non barbati: a questo gruppo molto ricco di specie appartengono iris provvisti di rizomi, con fiori lisci, privi di barba o di creste; vi sono specie che amano i terreni piuttosto asciutti ed altre acquatiche o adatte a terreni più o meno paludosi. Tra queste ricordiamo: iris douglasiana, alta cm 15-30, è una specie variabilissima nel colore, dal violetto al carnicino, dal rosso porpora al bianco o giallo. La fioritura avviene in maggio. È una specie di origine californiana, sempreverde, dalle foglie cuoiose; iris fulva, alta cm 60-90, ha i tepali di un vivace color rosso bruno che fioriscono in giugno-luglio. È originaria degli Stati Uniti del Sud, nella valle del Mississippi; la varietà violacea ha i tepali violetti; iris foetidissima è alta cm 60, con fiori blu-violaceo; di questa specie sono anche caratteristiche ed ornamentali le capsule secche che, dopo la fioritura, maturando, si aprono e mettono in mostra i semi di un vivace rosso-aranciato: iris hexagona, di origine nord-americana, ha grandi fiori lilla e bianchi portati, in numero di tre o quattro, da steli alti un metro ; iris ochroleuca è una specie originaria probabilmente dell'Asia Minore; ha gli steli alti cm 120-150 che in giugno-luglio portano fiori color bianco crema con una macchia di color arancio sulle ali; iris pseudoacorus, originaria dell'Europa, è presente anche in ltalia, lungo i fossi o i canali di molte regioni. Ha una fioritura piuttosto ricca
di fiori color giallo intenso, con venature brune verso il centro e la gola. Fiorisce in maggio-giugno; ne esiste inoltre una varietà variegata le cui foglie sono maculate; iris sibirica proviene dal Centro-Europa e dalla Russia; è ricca di varietà diversamente colorate; ha steli fiorali di cm 60-90 e fiori blu, porporini, azzurro-grigiastri ed occasionalmente tutti bianchi. Fiorisce in giugno-luglio; iris spuria è una specie dell'Europa sudoccidentale, dell'Algeria e dell'Asia; ha fiori violacei su steli di cm 30-60; iris versicolor, originaria del Nord-America, di facile coltivazione; fiorisce in maggio-giugno, producendo fiori porporini, portati da steli di circa cm 50-60. Tra le specie terrestri che amano un alto grado di umidità, almeno in alcuni periodi dell'anno, ricordiamo: iris chrysographes, alta circa cm 50; i fiori sono viola cupo con venature dorate; fiorisce a giugno, e richiede un ambiente piuttosto umido; iris innominata è una specie nana di soli cm 15-20, originaria dell'America (Oregon). La specie tipica ha i fiori giallo carnicino con venature brune, ma vi sono varietà a fiori color lavanda, albicocca o giallo-aranciato; iris japonica viene dalla Cina e dal Giappone;
è caratterrzzata dalla presenza di una cresta longitudinale, al centro delle
ali, che sostituisce la barba delle altre specie. I fiori sono effimeri, di color lilla, ma in compenso ogni stelo ne produce parecchi, sboccianti uno dopo l'altro, in aprile-maggio; iris tectorum, sempre di origine cinese, è anch'essa caratterizzata dalla cresta bianca e seghettata, presente sulle ali, color lilla intenso, venate di viola; il nome e dovuto al fatto che molto spesso i fiori di questa specie, in Cina, vengono coltivati sui tetti delle capanne; iris macrosiphon ha fiori color bronzo e porporino; è molto apprezzato nei giardini per il lungo periodo di fioritura e per il fogliame;
iris unguicularis è originaria della Grecia e dell'Asia Minore; è una specie di piccole dimensioni, solo cm 20-30 di altezza, con fiori color lavanda a striature gialle, profumati e numerosi; fiorisce molto precocemente, a seconda dei climi, da novembre a marzo ed è una specie rustica che resiste bene alla siccità; iris kaempferi, proviene dal Giappone ed è forse uno dei fiori più tipici di quel paese, dal momento che vi è coltivato ormai da molti secoli. Sia nella specie tipica, che in tutte le forme orticole ottenute, gli steli, alti cm 60-70, portano generalmente due fiori. di dimensioni notevoli: alcuni esemplari possono raggiungere anche cm 25 di diametro; i colori variano dal bianco al lilla, al violetto o al rosso; la fioritura avviene a giugno-luglio; iris laevigata, alta cm 60, ha i fiori azzurro scuro o bianchi ed azzurri, fiorisce in giugno-luglio e proviene dal Giappone.
Regelia: appartengono a questa sezione specie rustiche, ma dall'aspetto delicato ed esile, che amano i terreni calcarei e i luoghi soleggiati. Iris hoogiana è una specie di medie dimensioni, cm 40-60, originaria del Turkestan. La fioritura avviene all'inizio di maggio ed i fiori sono azzurro chiaro o bianchi o porporini; iris korolkowii è anch'essa originaria del Turkestan; raggiunge raramente i cm 50 ed ha fiori color bruno
e giallo chiaro.
Iris bulbosi: iris bucharica, proveniente dalle zone montuose del Bokhara, ha fiori giallo oro, su steli alti cm 30-45, che sbocciano in aprile, iris bakeriana è una pianta di cm 10-15, con steli multiflori portanti fiori color violetto scuro a macchioline gialle. La fioritura è precocissima, in gennaio-febbraio. Il paese di origine è I'Asia Minore; Iris danfordiae è una specie poco apprezzata poiché la pianta, pur essendo ben curata, raramente riesce a dare una successiva fioritura nell'anno seguente. I fiori sono però molto belli, color giallo chiaro, e la fioritura, precoce, avviene in gennaio-
febbraio; iris flifolia, alta cm 30-50, presenta dei fiori viola scuro con una barba arancione; la fioritura avviene in giugno; è originaria della Spagna Meridionale e dell'Africa nord-occidentale; iris histrioides ha steli brevi, uniflori e fiori azzurro chiaro con macchioline scure al centro delle ali, più chiare. È proveniente dall'Asia Minore e fiorisce in gennaio; iris reticulata, originaria del Caucaso, ha, come la precedente, i fiori portati singolarmente sullo stelo; essi sono di color porporino, violetto o giallo e sbocciano in febbraio; iris xiphioides è spontanea nell'area dei Pirenei; con le sue varietà ha dato origine ai cosiddetti iris d'Inghilterra, perché si diffuse moltissimo nei giardini inglesi, dopo che vi fu importata prima del 1600. I fiori
sono grandi, porporini, striati di giallo, nel tipo botanico, mentre nelle forme orticole si sono raggiunte sfumature di colore molto diverse, sia uniformi che screziate; iris xiphium è una specie spontanea nella Francia Meridionale, in Spagna, Sardegna, ltalia Centrale ed in Nord-Africa. I fiori sono blu o gialli nel tipo, mentre nelle varietà ibride vanno dal bianco all'arancio e al bronzo. Furono definiti iris di Spagna, ma la loro diffusione è ormai superata dagli iris olandesi. Questo gruppo di fiori orticoli e stato ottenuto agli inizi del ventesimo secolo dagli ibridi tra iris tingitanica
(specie tipica del Nord-Africa e della penisola lberica) x iris xiphium varietà praecox; hanno fiori piuttosto grandi, precoci, e colori estremamente vari:
bianco, giallo, bronzo, blu. Le piante sono rustiche, resistenti e si prestano bene alla forzatura.
Coltivazione: non è molto facile consigliare delle regole generali di coltura
per le specie di iris, poiché la loro grande varietà di forme e la vasta distribuzione geografica fanno si che, per ciascuna specie, vari molto il clima, il tipo di terreno e le esigenze alimentari; infatti, come è stato visto, vi sono piante tipi che dei terreni siccitosi, accanto a piante decisamente acquatiche. In linea estremamente generica potremmo dire che per le specie bulbose e quelle del tipo giaggiolo occorre disporre di un terreno argilloso, calcareo, ben drenato, e di una esposizione soleggiata o al massimo di mezza ombra nei climi molto caldi: inoltre le specie bulbose vanno piantate e trattate come tutti i bulbi, mentre le rizomatose vanno collocate molto in superficie ed innaffiate regolarmente nei primi tempi dell'impianto. Le specie acquatiche o acquitrinose, invece, vogliono i terreni leggeri, umosi ed acidi. I trapianti vanno eseguiti quanto piùr raramente è possibile, in relazione alle necessità vitali della pianta; si deve compiere questa operazione sempre dopo il periodo di fioritura, all'inizio dell'estate o più opportunamente in settembre-ottobre, cioè subito dopo il periodo di riposo vegetativo totale. Nei giardini di tutto il mondo gli esemplari più coltivati di questa vasta e varia famiglia sono senz'altro le specie alte barbate, i giaggioli. Gli ibridi variegati di questo gruppo sono derivati quasi tutti da iris germanici e da iris florentina. Oltre che alla bellezza dei fiori, la loro grande diffusione è dovuta anche alla facilita di coltura e di moltiplicazione: essi infatti sono tra le poche piante che sopportano di essere estirpate, divise e piantate di nuovo nel periodo successivo alla fioritura. Infatti, cornpiendo questa operazione durante la stagione calda, i rizomi freschi sono in grado di produrre molte nuove radici che trovano un terreno caldo e favorevole al loro sviluppo cosicché, all'arrivo della stagione fredda, le piante sono gia stabilizzate. Nelle zone a clima caldo però il terreno in questo periodo e troppo siccitoso e ie radici giovani potrebbero
risentirne; è quindi preferibile eseguire la divisione durante l'autunno. Queste specie hanno un notevole grado di adattabilità, ma per ottenere una fioritura migliore e piante sane, occorre disporre di un terreno piuttosto ricco, asciutto, di media consistenza che, se troppo pesante, si puo alleggerire con aggiunta di torba o terriccio di foglie; prima dell'impianto occorre lavorare bene il terreno almeno per una profondità di cm 40, con letame molto maturo o con fertilizzanti chimici. Ci si deve sempre ricordare che questi iris sono piante calciofile perciò, se il terreno è eccesslvamente povero di questo elemento, occorrerà mescolarvi in precedenza una piccola parte di calcinacci ben sbriciolati. Come concimi si usano frequentemente sia la farina d'ossa, a lungo effetto, sia normali fertilizzanti con bassa percentuale di azoto, per non avere una eccessiva produzione di foglie a scapito della fioritura. Durante l’operazione
di messa a dimora dei piccoli rizomi tagliati, è importante che questi siano collocati ad un giusto livello rispetto al terreno: non devono essere troppo profondi, poiché essi, nel loro ambiente naturale, crescono lungo la superficie del suolo e, collocandoli troppo profondamente, corrono il rischio
di soffocare, cioè crescere stentatamente e non fiorire per quell'anno. Se però la terra e molto friabile, si dovranno collocare di qualche centimetro più in basso, perché è facile che durante l'assestamento dei suolo, i piccoli rizomi possano essere spostati. E’ pratica molto comune, al momento della messa a dimora, tagliare le foglie a poco meno di un mezzo della loro lunghezza; questa non è però una operazione indispensabile e può essere evitata. Quando si collocano i nuovi rizomi nel terreno è consigliabile lasciare un certo spazio tra loro (cm 30-40), in modo che essi possano crescere liberamente ed estendersi senza dover ricorrere al trapianto frequente. Le piante dovrebbero essere mantenute nella stessa posizione almeno per tre anni. Quando è necessario, dopo la fioritura (in giugno-luglio), si rimuovono; questa operazione può avvenire anche in settembre-ottobre, periodo che, almeno per i nostri climi, è il più favorevole al nuovo impianto. Le specie nane hanno più o meno le stesse esigenze degli iris barbati alti. Invece per le specie comprese nel gruppo degli iris non barbati le condizioni variano alquanto, poiché vi fanno parte molti iris di provenienza varia. Le specie iris fulva ed iris hexagona sono piante semiacquatiche, tipiche dei climi caldi o temperato-caldi; infatti provengono dagli stati sud-orientali degli U.S.A. Iris spuria e iris ochroleuca vivono idealmente in prossimità dei corsi d'acqua poiché vogliono grande umidità, sia subito che per tutto il periodo della fioritura e quindi in primavera ed in estate. E’ però possibile coltivarli in piena terra, a mezza ombra. Possono rimanere in situ, senza necessità di trapianti, anche per 5 o 6 anni. Iris pseudoacorus è forse la più tipica forma acquatica; anche iris versicolor ed iris sibirica danno i migliori risultati in condizione di ambienti paludosi, sebbene vengano spesso coltivate anche nei border; il terreno però, in questo caso, deve essere lavorato molto in profondità e mantenuto sempre umido. La condizione di pieno sole o di mezza ombra, per queste piante, dipende molto dai fattori climatici regionali e locali. Anche le specie iris japonica e iris tectorum sono molto spesso collocate lungo i ruscelli o in vicinanza di vasche; esse richiedono un terreno fresco, ricco, soffice, e ben drenato. Frequentemente vi si mescola una notevole quantità di terriccio di foglie. L'esposizione ideale è di mezza ombra. Iris macrosiphon è una delle poche specie di iris che richiedono un terreno povero di calcio, perciò anche per essa si ricorre frequentemente al terriccio di foglie. La pianta vuole molta umidità nel periodo della ripresa vegetativa, ma ama il caldo secco dell'estate; è apprezzata anche per la sua resistenza al freddo. La coltivazione di iris unguicularus è piuttosto semplice: la specie è rustica e sopporta bene la siccità, ma si preferisce collocarla in mezza ombra per ottenere dei fiori più alti e più eretti. Anche iris kaempferi, rara iris calcifuga, ha una coltivazione che, pur non essendo difficile, è tra le più elaborate. Occorre disporre di un terreno ricco di humus, soffice, acquitrinoso, per tutto il periodo di accrescimento vegetativo della pianta, mentre per tutto il resto dell'anno il suolo dovrebbe essere più asciutto. È molto difficile che si verifichi spontaneamente questa condizione in un giardino, ma si puo ovviare facilmente, ricorrendo ad un sistema di vasche non troppo profonde nascoste a livello del suolo, che vengono  periodicamente inondate. Le poche specie del gruppo regelia hanno bisogno invece di un terreno calcareo, ben drenato, sufficientemente sostanzioso; richiedono un lungo riposo estivo prima del trapianto, ma non è consigliabile estirpare troppo spesso l'apparato radicale, né è buona
pratica conservarli in magazzino per ripiantarli in autunno, come molti fanno. L'attività vegetativa è piuttosto precoce, febbraio-marzo, per cui è bene ricorrere, in caso di gelate, tardive, a dei cappucci di protezione. Per quanto riguarda le specie bulbose, esse vogliono tutte un terreno nutriente, leggero, umido. I bulbi, dopo la fioritura e l'ingiallimento delle foglie, vengono raccolti e conservati fino al trapianto autunnale; se però il terreno si mantiene soffice ed asciutto, nei mesi caldi, è possibile lasciarli in situ durante l'estate, ricordandosi di non innaffiare. Il trapianto si farà solo quando saranno troppo fitti.
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