Isatis

Il nome, usato anche da Dioscoride, ha conservato la sua origine greca. Il
genere è diffuso soprattutto nelle regioni mediterranee dove è presente con circa 30 specie di cui soltanto pochissime rivestono un certo interesse ornamentale e sono oggetto di coltivazione. Si tratta di piante erbacee annuali, biennali e perenni presenti talvolta anche nella nostra flora spontanea.
Specie coltivate: isatis tinctoria, conosciuta con i nomi volgari di guado, glasto o pastello, è distribuita nell'Italia centromeridionale e nelle isole. Un tempo era ricercata per la produzione di una sostanza colorante usata soprattutto per la tintura della lana e ora sostituita completamente da coloranti sintetici. Pure scomparso è il suo uso nella medicina popolare, dove veniva utilizzata per le proprietà diaforetiche. La pianta biennale consta di un sottile fusticino portante foglie sessili ed allungate con due caratteristiche orecchiette alla base e terminante, alla fine della primavera,
con ampie infiorescenze a corimbo composto. I fiori presentano corolle gialle e sono sostituiti da frutti indeiscenti appiattiti, di forma ovoidale-bislunga allargata nella parte apicale; isatis alpina, rinvenuta talvolta nei luoghi rupestri o sassosi delle nostre Alpi, si differenzia per il lungo rizoma ramificato e per il frutto di forma più regolare; isatis glauca,alta circa m 1, fiorisce in piena estate con fiori gialli. La sua diffusione come pianta da giardino è dovuta anche alle foglie verde-glauco con striature bianche. Coltivazione: queste piante non hanno bisogno di cure particolari; si adattano facilmente a qualunque terreno e richiedono soltanto una posizione piuttosto riparata. Si piantano in primavera o all'inizio dell'autunno e si possono moltiplicare agamicamente per divisione, in ogni periodo dell'anno.
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