Isopyrum

Il nome deriva dal greco isos uguale e pyrós grano , a causa della somiglianza dei semi alle cariossidi del frumento. il genere comprende poche specie costituite da piccole piante rustiche, erbacee e perenni diffuse nelle zone montane europee ed asiatiche. Le foglie, profondamente incise, in modo da ricordare le fronde del capelvenere, costituiscono l'elemento più decorativo. La sola specie coltivata comunemente nei giardini alpini è isopyrum thalictroides; si tratta di piantine perenni che non superano i cm 30 di altezza; le foglie, grigiastre, sono incise a formare segmenti ovali o cuneiformi. I fiori bianchi si schiudono da marzo a maggio. Per la coltivazione, nella parte rocciosa d'un giardino alpino, non sono richieste cure particolari. L'impianto si effettua in ottobre-marzo, in posizione ombreggiata. La riproduzione si effettua per mezzo di semi messi a germinare direttamente all'aperto; oppure si può fare la moltiplicazione agamica in autunno, per divisione della lunea radice strisciante.

Nessun commento:

Posta un commento