Il nome deriva dal greco isos uguale e pògon barba, in riferimento all'aspetto dell'infiorescenza. Il genere è costituito da piante fruticose sempreverdi, tutte originarie dell'Australia, che producono, alla fine della primavera, infiorescenze globose costituite da numerosi fiori lunghi, esili e tubulosi. Le foglie si presentano quasi sempre assottigliate, di forma ovale e di consistenza coriacea; in alcune specie, tuttavia, appaiono costantemente tomentose ed in altre sericee, durante la prima fase dello sviluppo.
Specie coltivate: isopogon anemonifolius, alto circa m 1,50, ha fiori gialli ; isopogon attenuatus ha fiori color giallo chiaro ed è alto circa cm 80; isopogon baxteri raggiunge dimensioni notevoli e presenta fiori rosa; isopogon cuneatus, alto m 2,50, ha fiori rosa malva; isopogon latifolius, dai fiori rosa, è alto m 3; isopogon roseus, alto m 1, ha fiori rosa; isopogon sphaerocephalus ha fiori gialli.
Coltivazione: le piante appartenenti a questo genere, come tutte le Proteaceae. presentano notevoli difficoltà colturali. Pur non escludendo la coltivazione all'aperto, che in certe località dal clima particolarmente mite potrebbe essere realizzata con successo soprattutto se effettuata in luogo riparato, esposto a sud e protetto da una parete, i coltivatori tendono a considerare l’isopogon come un genere di piante da serra: in un ambiente chiuso, infatti, è molto più semplice controllare, ed eventualmente modificare, i fattori ambientali. Nel nostro caso si renderà necessario un locale con un efficace sistema di ventilazione onde evitare che l'umidità relativa dell'ambiente raggiunga valori elevati che risulterebbero letali per le piante. Se la coltivazione viene effettuata in vaso si procederà alla preparazione del substrato mescolando in egual proporzione terra non calcarea, torba e ghiaia, evitando l'aggiunta di qualsiasi fertilizzante chimico. I vasi non richiedono necessariamente
l'ombreggiatura, mentre è indispensabile una posizione che garantisca in ogni periodo dell'anno, tranne nei periodi freddi, un'adeguata ventilazione.
Le innaffiature devono essere frequenti ed abbondanti nel periodo dell'attività vegetativa coincidente con la primavera, l'autunno e l'inverno,
mentre è necessario limitarle, durante il periodo di riposo estivo, a quel tanto che basta per evitare il completo essiccamento. Le piante si riproducono soltanto per mezzo dei semi, tuttavia la germinazione è molto difficile e saltuaria. Appena i cotiledoni cominciano ad allargarsi, le plantule vengono sistemate in vasi dove le radici non si trovino eccessivamente strette. Una volta raggiunto il periodo di fioritura, si potranno osservare con frequenza variazioni nel colore dei fiori.
Isopogon
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