Ixia

Il nome deriva dal greco ixia vischio, in riferimento al succo vischioso. Il genere comprende piante erbacee a bulbo-tubero, originarie del Sud-Africa, con foglie ensiformi e fiori brillantemente colorati, molto adatte per fiori recisi ed aiuole.
Specie coltivate: ixia campanulata ha foglie corte, basali e lineari, bulbo-tubero globulare, steli con spighe fiorali alte cm 30 circa e con pochi fiori di colore rosso-violaceo e carminio; ixia maculata ha bulbo-tubero globoso e piccolo, poche foglie nastriformi, steli di circa cm 30, semplici o ramificati con fiori normalmente gialli e macchia nera al centro; vi sono però numerose varietà naturali con fiori in varie sfumature di colore; interessanti sono quelli bianchi a macchia purpurea; ixia viridiflora ha foglie lineari, steli alti che possono raggiungere i cm 50 e spighe di fiori verde-azzurrino con macchia nerastra al centro.
Coltivazione: queste piante non sono completamente rustiche, perciò nei climi freddi e opportuno ricoprire il terreno con una pacciamatura durante l'inverno.
L'epoca d'impianto è l'autunno, come per molte bulbose; il terreno dovrà essere permeabile e soffice e i bulbi si porranno ad una profondita di cm 3-4. L'esposizione sarà a pieno sole; prima della fioritura, che per quasi tutte le specie e alla fine della primavera ed all'inizio dell'estate, si incorporerà nel terreno la pacciamatura precedente, lavorando la terra intorno con leggerezza. Dopo la fioritura le piante saranno mantenute in vegetazione finché le foglie non muoiono spontaneamente: incomincia allora il periodo di riposo. La moltiplicazione si effettua in autunno, distaccando i bulbetti formati intorno al bulbo principale e ripiantandoli o
invasandoli. Si puo anche eseguire la riproduzione da seme, in autunno. in
cassone, ma i semenzali diverranno in forza da fiore soltanto al ferzo o quarto anno. Esistono parecchie cultivar derivate dalle specie tipo, con fìori vartamente colorati. Si può coltivare in vaso.