ll nome deriva dal greco ixia vischio e leirion giglio ; ma lxia, che è un genere delle lridaceae, a sua volta significa pania per uccelli, poichè
la pianta contiene un succo appiccicoso,un tempo forse usato in alternativa col vischio. È un piccolo genere di piante bulbose, rustiche, originarie dell'Asia centro-occidentale ed introdotte nella coltura orticola nel secolo scorso. Non superano i cm 30-40 di altezza,hanno da tre ad otto foglie basali. lineari e persistenti; i fiori, blu o violetti, sono riuniti in ombrelle. La sola specie che viene regolarmente coltivata è ixiolirion montanum alto cm 30, apprezzato per i suoi fiori blu lungamente persistenti, che fioriscono in primavera, fino a giugno. Nel giardino ci si serve di queste piante generalmente nelle bordure o per contornare le aiuole; esse hanno bisogno di un terreno leggero, sabbioso, ma piuttosto nutriente e ben drenato. I bulbi vengono piantati a dimora in marzo. alla profondita di circa cm 7 e distanziati di cm 10-15 l'uno dall'altro. Per favorire la formazione di un ottimo sistema radicale si usa mettere una manciata di sabbia sotto e tutt'intorno ad ogni bulbo. In aprile si sparge sul terrerìo del concime molto maturo, e se è necessario, si proteggono dai freddi tardivi i germogli che cominciano a spuntare con campane o lastre di vetro. Questi bulbi debbono essere rimossi dal terreno in settembre e conservati durante l'inverno; prima di questa operazione,
ci si deve assicurare che siano ben maturi ed asciutti: poi si conservano in un locale asciutto, aerato e non soggetto al gelo. Questa specie ha successo anche coltivata in vaso, come le specie di ixia. Si moltiplicano per mezzo di bulbetti, che vengono trattati nel medesimo modo dei bulbi adulti.
Ixiolirion
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