Impatiens

Il nome deriva dal latino impatiens impaziente, perché le capsule di molte specie scattano appena toccate, aprendosi e disseminando intorno i loro semi. Il genere è composto da circa 500 specie che comprendono piante erbacee annuali, biennali e perenni semi-arbustive; per la maggior parte esse sono originarie delle zone montagnose dell'Asia e dell'Africa. Hanno fusti carnosi, spesso vuoti nella parte centrale, foglie semplici, di solito alternate e solo raramente opposte, generalmente verticillate all'apice dei numerosi rami; i fiori, solitari o riuniti in piccole infiorescenze di 2-6, sono ascellari e molto irregolari e variabili da una specie all'altra. Essi presentano 3-5 sepali uno dei quali ha forma di sperone e due laterali corti e verdi, due o tre petali uno dei quali, dorsale, può essere grande ed eretto oppure simile agli altri o addirittura quasi mancante. Non molte specie sono coltivate, ma alcune di esse sono state sottoposte a moltissimi incroci dai quali sono derivate numerose varietà, compatte e con fiori più grandi oltre ad una accentuata floribundità. L'impatiens noli-tangere è un'annuale con vistosi fiori gialli ed arancione: essa è spontanea, benché rara, in ltalia ed in quasi tutta Europa, ma non è in coltivazione.
Specie coltivate: Impatiens balsamina, dell'Estremo Oriente, e dell'India, detta comunemente begliuomini, è un'annuale eretta che può raggiungere i cm 60 nelle varietà alte; il fusto è grosso e ramificato, le foglie più o meno lanceolate, i fiori- grandi, con corto sperone, ascellari. E’ molto diffusa come pianta da giardino ed anche per la coltivazione in vaso; oggi ne esistono moltissime cultivar, basse o nane, con fiori semidoppi o doppi in tutti i colori dal bianco al rosso ed al viola ed anche gialli, ed un tipo a fiori stradoppi detto a fior di camelia . I semi vengono venduti per solito in miscuglio di colori, ma divisi per forma; impatiens walleriana è il nome dato oggi ad ambedue le vecchie specie impatiens holstii ed impatiens sultanii, tutte e due dell'Africa Orientale, la seconda originaria dell'isola di Zanzibar, molto simili, distinte soltanto per alcuni caratteri secondari come la direzione dello sperone ed il colore dei fusti, caratteri comunque variabili e che si sono persi come distintivi nel corso di numerosissimi incroci ed ibridazioni tra di loro. Tuttavia, nella pratica orticola, si trovano pacchetti di semi nomenclati come l'una o l'altra specie, senza però nessuna garanzia che si tratti dell'originaria specie pura. Si tratta di piante perenni trattate spesso come annuali, in quanto non sopportano i geli; possono però essere coltivate in vaso e svernare in serra o, con gli opportuni accorgimenti, anche in appartamento. I fusti sono carnosi e molto ramificati, le foglie alternate con lungo picciuolo spesso dotato di gocce di secrezione vischiose e brillanti; i fiori, solitari o raggruppati a due o più, sono portati all'ascella delle foglie da sottili peduncoli e sono piatti con un lungo sperone.Come si è detto, le cultivar sono moltissime, ed i ripetuti incroci hanno cambiato il colore dei fiori che era originariamente carminio o scarlatto, in moltissime tonalità di rosso,rosa, arancio, rosso striato in bianco,bianco:hanno influito altresi sull’altezza ed il portamento, così che abbiamo oggi delle razze nane particolarmenre adatte per coltura in vaso o alte, più adatte per giardino e ve ne sono anche varietà a fiori doppi. I semi vengono difficilmente venduti nomenclati in Italia, oppure con nomi
vari ed in miscuglio di colori. Tra le razze selezionate troviamo quelle nane
sotto diversi nomi accompagnati da baby; tra esse le più comuni sono: Orange baby, Ibrida Kobold e le razze americane A Gogo e Shady lady.
Coltivazione: le impatiens balsamina si accontentano di qualunque terreno da giardino, fertile e di medio impasto. Preferiscono le posizioni a mezzo sole perchè a sole pieno appassiscono con facilità e perdono più rapidamente i fiori, a meno che la zona non sia particolarmente fresca e ben arieggiata. La riproduzione si effettua ogni anno per mezzo del seme che è piuttosto grosso e germina facilmente: esso può essere seminato in vasetti e poi trapiantato a dimora senza nessun particolare accorgimento: altrimenti la semina avviene direttamente sul posto a primavera. Le impatiens walleriana si riproducono per semina in serra, a fine inverno-primavera; esse preferiscono le posizioni ombreggiate, almeno in parte, nelle ore più calde o addirittura la mezz'ombra: il terriccio dovrà essere permeabile, umifero, composto di buona terra fibrosa o da giardino con l'aggiunta di torba e di terra di foglie ben mature ed un poco di sabbia. Per le varietà più vigorose, poste all'aperto per ornamento estivo in piena terra. il terreno dovrà essere lavorato e concimato preventivamente affinchè non risulti troppo ammassato, dato che i loro fusti carnosi marciscono con facilità al colletto. La coltivazione in vaso richiede posizione luminosissima, preferibilmente all'aperto, sempre a mezz'ombra, per tutta la stagione estiva. In appartamento esse avranno bisogno di moltissima luce, di buona umidità e di una temperatura non troppo alta che provocherebbe ripetuti attacchi di acari, particolarmente del ragno rosso, con susseguente caduta dei fiori e delle foglie. Le innaffiature, frequentissime in estate, dovranno essere diradate in inverno ed i vasi saranno sempre muniti di ottimo drenaggio. Questa specie e le sue varietà si moltiplicano bene per talea, pratica che potrà essere ripetuta più volte allorché una pianta prende brutta apparenza alla fine dell'inverno o come sistema per far svernare al chiuso piante piccole che cresceranno a primavera; le talee si effettuano anche per conservare razze o varietà particolarmente pregiate ed attraenti, esse radicheranno in sabbia e torba mantenute appena umide ad una temperatura di circa 20-24°C, senza aria confinata che farebbe marcire il fusto. Talee apicali dei rami radicano anche in acqua pura, con molta luce e temperatura elevata, ma come sempre in questo metodo, la ripresa è molto difficile allorché la massa di radici prodotte viene trapiantata nella terra.
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