Aglaonema

Il nome deriva dal greco aglaós lucente e néma filo , probabilmente con riferimento ai lucenti stami dei fiori. È un genere di piante sempreverdi da serra e da appartamento, coltivate per il fogliame ornamentale spesso variegato; le infiorescenze sono insignificanti. Specie coltivate: Aglaonema costatum, pianta bassa dalle foglie verde-scuro macchiate di bianco e con venatura centrale bianca, di lenta crescita; Aglaonema modestum, dalle foglie completamente verdi e spesso portamento cespuglioso con fusti alti più di un metro; sopporta bene la luce ridotta e per un certo tempo può crescere anche in sola acqua; Aglaonema oblongifolium curtisii, pianta elegante dalle foglie acuminate ed erette, variegate in grigio-chiaro lungo le vene laterali, più delicata delle altre specie; Aglaonema pseudobracteatum,
ibrido di origine incerta, molto decorativo, con foglie gialle variegate in verde-chiaro, verde-grigio e bianco-crema.
Coltivazione: richiedono terriccio ricco e leggero, composto di terra fibrosa, terra di foglie e sabbia, posizione ombreggiata, ma sufficientemente luminosa per mantenere le screziature, innaffiature abbondanti in estate con concimazioni liquide regolari, ma diradate durante l'inverno. Le foglie debbono essere pulite e spruzzate di frequente; la temperatura minima invernale pul scendere fino a
13°C ed anche meno per l'Aglaonema modestum. La moltiplicazione si effettua normalmente per talea di punta o talee di pezzi di stelo messe a giacere semi-interrate in sabbia umida, che radicheranno e germoglieranno
ad ogni nodo.

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