Antico nome latino per il Viburnum, passato poi ad indicare questo genere le cui foglie assomigliano a quelle del Viburnum lantana. Si tratta di piante
arbustive o semi-arbustive, talvolta sarmentose, con foglie opposte o verticillate, dentate, e cime di piccoli fiori sipili a quelli della Verbena, con piccolissimo calice e corolla, con sottile tubo, espansa in lobi irregolari. ll colore dei fiori varia dal bianco al rosso attraverso il giallo e l'arancione; le piante sono di origine tropicale, soprattutto del Centro e Sud-America. Per quanto le specie siano parecchie, soltanto due sono praticamente in coltivazione.
Specie coltivate: lantana comara delle Indie Occidentali, è un piccolo suffrutice ramificato, con foglie ovate e dentate. scabre, molto fiorifero, con colore dei fiori molto variabile; la forma più comune ha fiori gialli, quando cominciano a schiudersi, che passano poi al rosso o all'arancione con l'accrescersi dell'infiorescenza; tuttavia si possono presentare molte anomalie, ivi compresa quella di fiori di colore totalmente diverso portati dalla stessa pianta; ne esiste una varietà nivea, con fiori di colore bianco puro, molto difficile a trovarsi. ed un vasto gruppo di ibridi di altezza e compattezza varia, tutti a fioritura estiva come la specie tipo: lantana montevidensis dell'Uruguay, è anch'essa a fioritura estiva, ma il suo portamento è diverso, cioè e strisciante o decombente, a causa dei suoi deboli rami, talvolta è anche usata come copertura del terreno; le foglie sono ovate ed i fiori sono di colore rosa-lilla.
Coltivazione: la pianta è coltivabile all'aperto in tutti i nostri climi, ove non geli, ed è particolarmente apprezzata nelle localita miti dove la sua fioritura è lunghissima ed abbondante. Il terreno dovra essere ben fertilizzato, ma
anche leggermerrte argilloso e calcareo. In climi non abbastanza miti diviene spogliante in inverno, ma rivegeta a primavera; in questi casi sarà bene coltivarla in vaso e tenerla riparata, durante l'inverno, sotto vetro o in ambienti arieggiati e luminosissimi; per la coltivazione in vaso, una leggera aggiunta di terra di foglie ben matura e torba al terriccio di base è consigliabile. Le piante coltivate all'aperto dovrebbero essere potate a fine inverno, eliminando così anche l'eventuale seccume dovuto ai danni eventuali del freddo; quelle coltivate in vaso potranno invece essere potate in autunno, riducendo sensibilmente la loro chioma in vista del riparo invernale. Per ottenere la moltiplicazione si possono fare in estate talee semi-erbacee sotto vetro e disporle, una volta radicate, in vasetti che sverneranno in serra, o comunque al riparo, e che in primavera si porranno in piena terra; durante questo periodo è bene effettuare numerose cimature per ottenere soggetti accestiti al momento del trapianto. La moltiplicazione per talea può anche essere eseguita a fine inverno, con parti lignificate inserite in sabbia e torba mantenute umide, ad aria confinata, ad una temperatura di circa 21°C. Allorché non si ritenga importante mantenere una determinata varietà, si può effettuare la riproduzione per seme, in primavera, in terriccio sabbioso contenente anche torba, con buona umidità e circa 24°C. Le lantana che sopportano
bene il pieno sole e non richiedono una grande quantità di innaffiature, sono tra le favorite dei giardini in Riviera e nell'Italia Meridionale, dove si formano persino delle siepi che risultano in parte difensive a causa delle spine presenti sul legno vecchio di fusti e rami.
Lantana
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