Produrre in casa energia elettrica è possibile. Grazie al sole e agli impianti fotovoltaici. Non inquinano e permettono di tagliare la bolletta.
Cos'è un impianto fotovoltaico
E’ formato da pannelli, da installare sui tetti o sulle facciate delle case.Trasformano i raggi del sole in elettricità. L’impianto fotovoltaico viene collegato alla rete elettrica nazionale: quando si produce energia, la si utilizza e si immette nella rete nazionale quella che avanza. Quando non si può produrla (come di notte), la si preleva dalla rete. Un nuovo contatore misurerà l'elettricità che entra e che esce.
Conto energia
Per incentivare l'installazione di impianti fotovoltaici (piuttosto costosi: per una famiglia di 4 persone circa 20 mila euro), il Governo ha varato il Conto Energia, valido fino al 2010 (la guida completa su www.gse.it ).
Come si risparmia
Il gestore nazionale dell'energia (Gse) acquista l'elettricità prodotta a un prezzo (dai 36 ai 49 centesimi per chilowattora) più alto di quello di mercato (circa 18 centesimi per Kwh) per vent'anni. Si può così recuperare l'investimento in un numero di anni che varia in base alla dimensione dell'impianto al luogo (a Palermo l'insolazione, e quindi la produzione di energia sono maggiori che a Milano) e al tipo (gli incentivi sono superiori per impianti piccoli, messi sui tetti delle case o sulle facciate).
Esempio Per una famiglia di 4 persone serve un impianto di 2-3 Kw di potenza, tra 16 e i 30 metri quadrati di moduli fotovoltaici (15-20 mila euro). In una decina d'anni si recupera l'investimento.
Doppio guadagno Si paga solo l'elettricità consumata se supera quella prodotta. E dopo gli ipotetici dieci anni per recuperare l'investimento, si inizia a guadagnare.
Che fare per ottenere gli incentivi Il Gse li concede quando l'impianto è in funzione (consegnare la domanda entro 60 giorni). Meglio rivolgersi a un'impresa di pannelli fotovoltaici (www.gifi-fv.it e www.assosolare.org), che si occuperà del progetto, dell'installazione e della richiesta di incentivi.
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