La fuoriuscita di sangue dal naso è un disturbo molto frequente che, in termini medici, si chiama epistassi o rinorragia. Le cavità nasali sono ricche di vasi sanguigni che possono rompersi causando perdite di sangue più spesso lievi e di breve durata, ma a volte abbondanti e prolungate, tali da richiedere il tamponamento da parte del medico.
Nella maggior parte dei casi, specie nei bambini, l'emorragia si verifica senza una causa apparente ed è dovuta alla rottura spontanea dei piccoli capillari della mucosa nasale, magari in seguito a irritazione o a piccoli traumi (raffreddore, allergie, manovre maldestre con le dita).
Fermarlo
Non reclinate la testa indietro, per evitare che il sangue finisca in gola e venga ingerito.
Comprimete le narici contro il setto nasale senza esercitare un'eccessiva foza (almeno per 5 minuti) e applicate ghiaccio alla radice del naso.
Non introducete cotone emostatico né garze nel naso: legandosi ai coaguli potrebbero causare nuove emorragie quando vengono rimossi
Riducete la secchezza della mucosa nasale con soluzioni saline sterili e vaselina.
Aumentate l'umidità dell'ambiente.
Non utilizzate aspirina nei giorni successivi, perché rende il sangue piu fluido.
Evitate sfozi intensi e l'eccessiva esposizione al caldo.
Contattate un medico se non riuscite a controllare l'emorragia, se perdete molto sangue, se compaiono sanguinamenti in altre parti del corpo o se assumete farmaci che interferiscono con la coagulazione (terapia anticoagulante).
In generale, quando la causa è immediatamente chiara (un trauma, uno starnuto, uno sforzo, il caldo eccessivo, una soffiata di naso troppo vigorosa, una congestione delle vie aeree per raffreddore o allergie), l'epistassi tende a fermarsi da sola e si può tranquillamente curare a casa usando un po' di ghiaccio o una semplice pressione delle dita.
Quando invece l'emorragia si verifica senza cause evidenti, in maniera ripetuta nel tempo, associata a evidenza di sanguinamenti in altre parti del corpo, oppure quando è di grande entità perché non si ferma da sola, diventa opportuno rivolgersi al medico.
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