Il nome deriva dal latino alternus -alterno- e dal greco antherà -fiorita- per il fatto che stami fertili si alternano con stami sterili (staminodi).
Il genere comprende erbacee perenni nane o seminane dell'America Meridionale, cespitose e suffrutescenti, coltivate per il fogliame brillantemente e variamente colorato ed usate per gruppi di colore nelle aiuole e per mosaicoltura. I fiori sono incospicui e vengono di solito rimossi prima dello sviluppo.
Specie coltivate:
Alternanthera amoena (cm 8), foglie lanceolate screziate in arancio e rosso; varietà : amabilis, foglie colorate in arancione e scarlatte; brillantissima foglie bronzate variegate in rosso e giallo; rosea.
Da Alternanthera bettzickiana (cm 8-12), con foglie spatulate macchiate in giallo e rosso sono derivate le varietà più comunemente usate: aurea, con foglie obovate giallo-oro; magnifica, con foglie simili alla specie tipo, ma più brillanti in colore; spathulata, alta sino a cm 20, con steli e foglie rosse.
Alternanthera versicolor (cm 8-12), a foglie acuminate e contorte, venate di carminio e con margini bianchi e rosa.
Coltivazione:
le Alternenthera non sono rustiche e non sopportano i geli, pertanto le piante debbono essere riparate nell'inverno ad una temperatura di circa 16°C, con la massima luminosità possibile e tenute piuttosto asciutte. In primavera potranno essere poste a dimora all'esterno, in posizione assolata e con terreno permeabile, dividendo i cespi che hanno svernato al riparo.
Si può moltiplicare per talea in agosto, riparando naturalmente le giovani piantine prima della comparsa del freddo.
Alternanthera: specie, coltivazione
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