Sagittaria

II nome deriva dal latino sagitta saetta, freccia, in riferimento alla forma delle foglie di alcune piante. Il genere comprende circa 20 specie acquatiche o palustri, sparse in tutti i paesi del mondo, ma principalmente nell'America del Nord. Esse presentano una spiccata eterofillia, avendo foglie sommerse nastriformi e foglie emerse o fluttuanti, di forma, appunto, sagittata; i fiori, riuniti in infiorescenze con lungo scapo, talvolta soltanto parzialmente emerso, sono verticillati sul rachide a gruppi di tre e sono del tutto ternati essi stessi, con tre sepali verdi e tre petali bianchi; sono inoltre monoici e quelli femminili appaiono normalmente sui verticilli inferiori. I frutti sono piccoli acheni. Esistono alcune specie che vivono completamente sommerse; in esse non compare mai la forma tipica delle foglie emerse erette; alcune specie infatti producono foglie appena fluttuanti sulla superficie dell'acqua, se le condizioni di coltura sono ottime, ma possono rimanere allo stadio delle foglie lineari o nastriformi e perciò sono spesso usate per acquario, dove appaiono molto simili a Vallísneria. Nelle acque correnti mostrano una spiccata attitudine al reotropismo, cioè a quel fenomeno per cui la pianta assume una curvatura, degli steli o delle foglie, contraria a quella della corrente dell'acqua. Le specie con vegetazione emersa preferiscono le acque calme di stagni o vasche, per quanto siano facilmente rintracciabili anche sui bordi di fossi o ruscelli. Le radici sono tuberi arrotondati e quelli di una specie, Sagittaria latifolia, sono considerati commestibili dagli indiani d'America.
Specie coltivate: Sagittaria eatonii del nordest degli Stati Uniti, è una pianta perenne sommersa, che forma rosette di foglie lineari ed emette stoloni; non forma mai foglie emerse, ma non è in coltivazione perche richiede acque più fredde di quanto sia conveniente in acquario: Sagittaria filiformis è molto simile, ma è nativa del sud-est degli Stati Uniti, compresa la Florida; le sue foglie raggiungono i cm 40 e l'infiorescenza è in parte emersa; Sagitaria graminea appare in tutta la zona orientale degli Stati Uniti, ha foglie sommerse nastriformi e foglie emerse inguainanti, con lungo picciuolo e lamina lanceolato-acuminata; tuttavia queste foglie non si formano in condizioni artificiali, perciò la pianta, che richiede una temperatura massima di 20°C, acqua alcalina e dura ed una forte luce, possibilmente solare, e molto adatta per acquari non riscaldati, con pesci poco delicati, posti in posizione luminosissima, ed anche per vasche all'aperto, nei climi miti, dato che non soffre temperature invernali, anche abbastanza basse, ed è fortemente ossigenante; Sagittaria isoetiformis è una piccola specie originaria, come le precedenti, degli Stati Uniti Orientali, le cui foglie raggiungono soltanto i cm 10; non produce forme emerse ed ha foglie cilindriche; richiede luce fortissima e temperatura intorno ai 20°C: queste due esigenze la rendono inadatta per acquari normali ;Sagittaria latifolia  è una robusta specie diffusa in tutto il Nord-America; le sue foglie sono molto variabili, tanto che alcuni autori ne distinguono varie forme a seconda, appunto, delle foglie: obtusa, con foglie grandi e smussate, gracilis con foglie più sottili e lobi acuminati, hastata con grande lamina dai lobi lanceolati ed acuminati: questa specie, in cui le foglie emerse sono preminenti è adatta per stagni o laghetti,può raggiungere una notevole altezza in acque profonde sino ad un metro ed è completatnente rustica: Sagittaria sagittifolia di origine europea ed asiatica, ha un grosso rizoma stolonifero, foglie sommerse nastriformi e foglie emerse grandi e fortemente sagittate: la specie è molto variabile e può raggiungere il metro d'altezza: è adatta soltanto come pianta palustre rustica, ma può diventare infestante: i suoi fìori sono bianchi, spesso con macchia rosso-violacea al centro, ne esiste una varietà flore-pleno con fìori doppi, ed una leucopetala, originaria dell'lndian con fiori bianchi: Sagittaria subulata dell'America del Nord, è una specie sommersa ottima per acquari riscaldati: le foglie nastriformi nascono da un corto rizoma stolonifero e la loro lunghezza varia da cm 5 a cm 50 a seconda della profondità dell'acqua e della varietà; l'infiorescenza e fluttuante e porta piccoli fiori bianchi; tollera luce ridotta, acqua di media durezza e una temperatura minima che può scendere a 17°, per quanto l'ottimo sia sopra i 20°C. Ne esiste
una varietà pusillo con foglie lunghe circa cm 10.
Coltivazione: le specie rustiche ed adatte per vasche o stagni all'aperto saranno piantate durante la primavera,in posizione assolata,ad una profondità d'acqua di circa cm 30, in terriccio limoso; se non si desidera che si propaghino troppo si possono piantare i rizomi in vaso ed immergere questo ultimo alla profondità suddetta. Le specie d'acquario si accontenteranno del solito fondo di sabbia grossolana se vi sono pesci, altrimenti sarà sufficiente un poco di terriccio ricoperto di sabbia. La riproduzione può essere effettuata da seme che, posto a germinare in vasetti sommersi con terriccio concimato in primavera, produrrà facilmente piccole piante; la forma più semplice di riproduzione è però la moltiplicazione per polloni stoloniferi, o per divisione dei rizomi, effettuata in primavera. I polloni potranno essere direttamente interrati sia all'aperto che in acquario,mentre i pezzi di rizoma saranno posti in vasi sommersi in acqua bassa sino a che appaiono le nuove vegetazioni.
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