Il nome del genere commemora Eberhard Ysbrant (Yobrants) Ides, un esploratore olandese che visse a lungo in Cina, nel XVIII secolo. La sola specie che vi appartiene è Idesia polycarpa originaria della Cina e del Giappone; è rappresentata da un albero deciduo che raggiunge diversi metri di altezza, dall'aspetto insolito, con rami molto allargati portanti foglie cuoriformi lungamente picciuolate. Sono piante dioiche, cioè i
cui fiori, maschili e femminili, sono prodotti da individui diversi. La fioritura
avviene in estate, giugno-luglio: i fiori maschili, più appariscenti, sono di color arancio, mentre i femminili sono verdastri, raggruppati in infiorescenze racemose, lunghe anche più di cm 30. In autunno questi si trasformano in vivaci bacche rosse, globose, che ricordano i grappoli dell'uva. In natura questa specie può raggiungere e superare i m 12 di altezza, ma in coltura generalmente essa non supera i m 3-5, o poco più, se coltivata in regioni particolarmente miti. Questa specie non mostra particolari esigenze in fatto di terreno; per lo più si usa un terriccio comune
piuttosto sabbioso, ben drenato, e si cerca una posizione leggermente ombreggiata. Le piante vengono poste a dimora ordinariamente tra ottobre e febbraio; se è necessario eseguire delle potature per regolarne la forma, queste si devono eseguire nel periodo immediatamente successivo alla fioritura. Si seminano in marzo, ponendo i semi abbastanza superficialmente sul terreno, e mantenendoli ad una temperatura intorno ai l18-24°C. In settembre o in marzo si possono preparare delle talee, con rametti lunghi cm 8-10 che si tengono in serra o in luogo protetto, ricoperte da una lastra di vetro o da una campana.
Idesia
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