Indigofera

Il nome deriva dal latino indicus indiano e fèro reco, produco, con riferimento alla provenienza delle piante. Il genere, costituito da circa 300 specie, annovera sia piante coltivabili in clima mite, sia arbusti rustici coltivati per la bellezza dei fiori. Pochissime sono le specie oggetto di coltivazione e queste sono per lo più originarie dell'Himalaya, Australia e Cina. Nell'aspetto complessivo tali arbusti ricordano le acacie: come queste, infatti. presentano foglie composte impari-pennate e producono fiori riuniti in lunghe infiorescenze a grappoli le quali si inseriscono all'ascella delle foglie. La fioritura inizia con l'estate e si protrae fino all'autunno inoltrato.
Specie coltivate: indigofera tinctoria è una pianta tropicale fruticosa, alta poco più di m 1,5, coltivabile in serra riscaldata dove schiude durante l'estate i fiori rossi. La sua importanza deriva però dalla produzione della sostanza colorante conosciuta con il nome di indaco che si ottiene, mediante appropriate procedure chimiche, dalla fermentazione delle foglie, l’indigofera australís viene coltivata in serra riscaldata per i fiori rosa che sbocciano in primavera; indigofera gerardiana, coltivata generalmente a ridosso di una parete all'aperto, è una delle specie più rustiche, e pertanto più diffuse, nei giardini. I fiori si schiudono in estate; indigofera kirilowii, alta poco più di m 1, presenta fiori rosa nei mesi di luglio e agosto.
Coltivazione: le specie rustiche possono essere coltivate senza difficoltà all'aperto su un terreno fertile e ben drenato nella parte più soleggiata di un border o, meglio ancora, a ridosso di una parete. Le piante vengono collocate a dimora da ottobre a febbraio: nel mese di marzo dovrebbero essere potate abbondantemente. Le specie più delicate coltivate in serra, vengono rinvasate in primavera in contenitori in cui sia stato ben curato il drenaggio. La temperatura della serra calda, nel periodo invernale non deve scendere al di sotto dei 13°C. Per le specie coltivabili in serra temperata il minimo può essere abbassato di qualche grado ed è possibile il trasporto dei vasi all'aperto durante l'estate. La riproduzione
avviene per seme, ma nuove piante possono essere ottenute vegetativamente anche per talea.
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