Il nome è di origine incerta. ll genere comprende circa 90 specie di piante
erbacee, rustiche, per lo più perenni o bienni, dall'aspetto leggermente peloso, con foglie caulinari alterne, spesso amplessicauli. I fiori sono dei grandi capolini gialli, coi fiori centrali tubulosi, ermafroditi, mentre quelli del raggio sono ligulati, femminili o sterili. Il ricettacolo è nudo, e l'involucro è costituito da diverse brattee imbricate. Le inule sono nella maggior parte originarie delle regioni temperate europee, asiatiche ed africane. Un certo numero di specie appartiene anche alla flora spontanea italiana, ma praticamente nessuna di esse ha valore ornamentale.
Specie coltivate: inula ensifolia è una piantina alta non più di cm 30 che in
luglio-agosto produce capolini di color giallo vivo; inula glandulosa è una bella specie alta oltre mezzo metro, con fiori giallo oro che compaiono in giugnoluglio; ogni capolino è provvisto di diverse file di fiori ligulati dal margine sfrangiato; inula helenium è una pianta vivace, presente anche in ltalia, spontanea o avventizia in tutta la penisola. Il suo stelo robusto che supera i m 1,30 è provvisto di foglie caulinari sessili, serrato-dentate. mentre le inferiori sono lungamente picciuolate, ovali, lunghe ben oltre i cm 50 e larghe cm 10-20. Fiorisce, nei nostri climi, da luglio a ottobre, e i fiori assomigliano a piccoli girasoli, riuniti in corimbi poco numerosi. Questi fiori si presentano per formare macchie di colore nei giardini paesaggistici;inula oculis-christi è una pianta pelosetta alta circa cm 20-60, a radici striscianti, con foglie basali oblunghe o lanceolate, decrescenti lungo il caule. Produce -grandi capolini gialli in luglio agosto. E’ originaria dell'Europa Orientale e dell'Asia Occidentale. In ltalia è presente, ma rara, in alcune zone meridionali dell'Istria ed è citata, forse erroneamente, come presente nel Friuli e nei colli Euganei; inula royleana, alta anch'essa cm 60, ha una lunga fioritura che va da luglio a ottobre, e produce fiori di un bel colore aranciato.
Coltivazione: quasi tutte le specie di questo genere amano le posizioni aperte, ben soleggiate, e prosperano in un terriccio anche comune, ma sufficientemente ricco ed umido. Giova loro una concimazione annuale, con concime pollino, ben decomposto, eseguita in aprile. Alla fine della fioritura è buona norma tagliare ed eliminare gli steli ormai sfioriti. La semina si effettua in marzo aprile, in piena terra, in posizione parzialmente ombreggiata; in autunno o in primavera si può operare la divisione dei cespi delle piante ormai adulte.
Inula
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento