Quisqualis

Il nome deriva dal latino quis (chi) e qualis (quale) e fu coniato dal botanico
Rumphius per sottolineare umoristicamente la grande variabilità, nella forma e nel colore, dei fiori prodotti da queste piante. Il genere è costituito da 17 specie di arbusti rampicanti, originari del continente asiatico e caratterizzati da lunghi rami flessibili proiettati tutt'intorno. Tipico è anche il modo con cui la pianta si sostiene: vengono infatti utilizzate delle particolari strutture uncinate, simili a spine, derivanti da un indurimento della parte basale del picciuolo, permanente sulla pianta anche dopo la caduta delle foglie. I fiori sono prodotti in gran numero e presentano corolle di una tenue colorazione bianca che, col tempo, tende ad assumere sfumature più scure. La sola specie coltivata in Europa è quisqualis indica, alta m 3,5 e caratterizzata da fiori molto profumati nelle ore notturne, prima bianchi, poi rosei ed infine di un colore
rosso intenso; la fioritura ha luogo da maggio a settembre.
Coltivazione: queste piante sono originarie di regioni tropicali e sub-tropicali e quindi difficilmente possono essere coltivate all'aperto in piena terra. In genere la coltivazione si effettua all'interno della serra riscaldata, con una temperatura minima invernale oscillante intorno ai 10°C. Le piante saranno collocate lungo le pareti e saranno guidate nel loro sviluppo mediante tralicci o altri supporti adeguati. Il terreno più adatto non dovrà essere troppo ricco, mentre il drenaggio dovrà essere particolarmente curato in modo da evitare un pericoloso ristagno di acqua a contatto con le radici. Per quanto riguarda le condizioni ambientali, si ricorda l'importanza di una notevole luminosità, evitando però, durante il periodo estivo, una esposizione alla luce diretta troppo
intensa. A questo scopo sarà sufficiente ombreggiare i vetri della parte superiore.
Dopo la fioritura si tagliano alla base i rami che hanno portato i fiori lasciando soltanto i principali. Durante il periodo vegetativo si rendono necessarie le innaffiature, ma le somministrazioni di acqua non dovranno essere troppo abbondanti e non saranno fornite prima che il terreno appaia completamente asciutto. La scarsità di acqua
favorisce la lignificazione dei tessuti, determinando un aumento della resistenza meccanica della pianta e un aumento della quantità dei fiori; viceversa un eccesso di umidità, come pure una temperatura troppo alta o un'ombreggiatura troppo intensa, determineranno uno sviluppo vegetativo della pianta con diminuzione della fioritura e produzione di rami esili e poco vigorosi. La propagazione si effettua mediante talee di circa cm 10 di lunghezza, ottenute dai giovani germogli e inserite in sabbia pura, in cassone a letto caldo. Talvolta, alla base della pianta, si producono dei polloni che possono essere utilizzati ugualmente per la propagazione vegetativa.
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