Raffenaldia

Il nome vuol onorare il professore A. Raffeneau, botanico di Montpellier, in Francia, vissuto all'inizio del secolo XIX. Il genere comprende tre sole specie di piante erbacee perenni, di dimensioni minime, formanti una rosetta basale e presenti nella flora spontanea del Marocco e dell'Algeria. Tali piante non sono molto conosciute nella coltivazione e soltanto raramente vengono utilizzate nei giardini rocciosi. La più diffusa è la specie Raffenaldia primuloides, caratterizzata da radici di notevole spessore e di consistenza carnosa e da una rosetta di foglie basali lunghe generalmente cm 5-10. I fiori sono portati su steli lunghi circa cm 10 i quali si elevano dal centro della rosetta e presentano una fioritura che dai mesi invernali si prolunga fino alla tarda primavera. Caratteristici sono i sepali di un colore lilla pallido in netto contrasto con le corolle giallo zolfo. Avvenuta l'impollinazione, lo stelo che ha portato i fiori si ripiega su se stesso, cosicché il frutto maturo verrà a trovarsi a contatto con il suolo.
Coltivazione: le piante vengono generalmente utilizzate nei giardini rustici o rocciosi, su terreni sabbiosi e soleggiati dove le piante ben preslo si naturalizzano. Talvolta la coltivazione può essere effettuata in piccoli vasi collocati nella serra alpina, utilizzando in questo caso un substrato ricco di sabbia. La propagazione si effettua generalmente per mezzo dei semi contenuti in silique molto resistenti e dure le quali, prima della semina, dovranno essere aperte per permettere la fuoriuscita dei semi.

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