Rame come fungicida

Metallo di colore rosso caratteristico, molto duttile e malleabile, ottimo conduttore del calore e dell'elettricità. Derivano dal rame composti chimici impiegati quali fungicidi; il più usato fra questi è il solfato che, con la calce, forma la poltiglia bordolese.
Rame colloidale: tale denominazione è applicata a diversi liquidi, da somministrare a spruzzo, che contengono una alta percentuale di rame e che molto spesso vengono usati in sostituzione della poltiglia bordolese, essendo molto più semplice la preparazione in campagna. Essi non sono ancora usati diffusamente, ma costituiscono ottimi prodotti da spruzzare (per esempio contro le crittogame del pomodoro e le macchie fogliari del sedano) anche perché non lasciano alcun deposito visibile sui frutti ed altre parti vegetali. Tuttavia, come e più degli altri fungicidi rameici, essi possono facilmente produrre danni alle foglie, per esempio delle rose, che abbiano già subìto attacchi dell'afide verde. Altro inconveniente del cosiddetto rame colloidale è la tendenza del metallo a separarsi e depositarsi nel fondo dei contenitori, qualora lo si lasci per un certo tempo, onde, nonostante il nome, si può dubitare, in tali casi, che si tratti effettivamente di un colloide.
Rame ossicloruro: poiché le poltiglie possono provocare ustioni ai giovani tessuti dei vegetali, si sono prodotti derivati rameici neutri polverulenti, da usarsi in soluzione acquosa, fra i quali i più tipici sono gli ossicloruri, che possono anche mescolarsi con quasi tutti gli antiparassitari ma non con i polisolfuri.
Rame solfato: il solfato di rame in unione con la calce spenta e diluito in acqua, dà la cosiddetta poltiglia bordolese che, somministrata a spruzzo, consente di controllare numerose malattie delle foglie e dei frutti di colture ortofrutticole, compreso il cancro batterico del ciliegio, crittogame della patata, muffa delle foglie del pomodoro, macchie fogliari del sedano, muffe feltrine, numerose muffe polverulente e ruggini. L'unico inconveniente è che essa può danneggiare il fogliame delicato e per tale motivo la poltiglia bordolese è stata sostituita in certa misura da nuovi prodotti, quali captan e zineb. Tuttavia essa resta ancora fungicida di largo uso. La poltiglia borgognona è un prodotto similare, ottenuto dalla mescolanza di solfato di rame e soda idrata, ma essa provoca ancor più facilmente della poltiglia bordolese danni da ustioni. La polvere di rame e calce (solfato di rame e idrato di calcio) è in effetti una poltiglia bordolese.
Fra i suoi impieghi è compreso il controllo dell'appassimento della peonia e di certe malattie batteriche, quale il marciume dei rizomi dell'iris.

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