Ramia, fibra della Boehmeria

Nome italiano di due specie di Boehmeria, genere il cui nome è stato dato in onore del botanico tedesco George Rudolf Boehmer (1723-1803). Queste piante fanno parte della famiglia delle Urticacee e sono: la Boehmeria, detta anche Ramia bianca, originaria dell'Asia tropicale, e la Boehmeria utilis o Boehmeria tenacissima, detta anche Ramia verde, della Malesia. Sono erbe perenni, prive di peli urticanti, con fusto eretto, robusto, alto m 2-4, con foglie a pagina inferiore bianco-argentea nella prima, verde chiaro nella seconda. Tutte le forme coltivate sono arbusti alti m 3-4, con una grossa radice e fusticini vellutati alla base: in ogni pianta si trovano fiori maschili all'ascella delle foglie e fiori femminili in alto. Introdotto il genere in Europa i primi del XVIII secolo, si è ambientato in altre località tra le quali la Cina e l'Italia. Esso necessita di calore e la temperatura invernale non deve mai scendere sotto i 5°C sottozero, ma soprattutto ha bisogno di una regolare distribuzione della pioggia. Dalla corteccia dei fusti si ricava una fibra, detta del pari Ramia o ramiè; questa è molto sottile, tenace, d'aspetto sericeo, e ha estese applicazioni: per tessuti, tele, reticelle a incandescenza, reti da pesca, e funi poiché, alla trazione, ha un coefficiente di resistenza tre volte superiore a quello della canapa; viene usata anche nella preparazione della carta-valori alla quale conferisce grande resistenza. Le Ramie sono coltivate estesamente in Cina, Giappone, India, Indonesia, in territori temperato-caldi o caldi a precipitazioni abbondanti; si propagano per semi, per talea o per divisione del rizoma: nei climi caldo-umidi dell'Asia Meridionale
il prodotto è migliore e le fibre più lunghe (mm 200), morbide e lucenti come seta, ed il prodotto commerciale prende appunto il nome di seta della Cina , seta vegetale o seta d'erba. La raccolta comincia il secondo anno dopo la semina e la pianta, in condizioni favorevoli, dà, per una quindicina d'anni almeno, cinque tagli all'anno. La fibra si ottiene dai rami sfogliati, disseccati al sole, decorticati e,ma non sempre, fatti macerare. Con
varie lavorazioni si ottiene la fibra cilindrica, a lume centrale di calibro irregolare, a punta arrotondata ed a sezione poligonale. Serve per filati e tessuti molto leggeri e, se mercerizzata, dà prodotti lucenti.

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