Il Mobilificio Aiazzone nel corso dei mesi ha preso caparre di circa 12.000 clienti per l’acquisto di mobili mai consegnati.
Negli ultimi anni Aiazzone è entrato in crisi, e venne totalmente rilevato e rilanciato dal gruppo Semeraro Mobili, con Mete spa della famiglia Borsano.
Ma dopo il fallimento del 2008, la nuova gestione del gruppo Aiazzone, si stà manifestando come una truffa colossale.
Sono 43 i punti vendita distribuiti in tutta Italia, e sono mesi ormai che non partono consegne, nonostante il personale continuasse a vendere mobili facendo firmare finanziamenti.
In molti casi si aveva il versamento della caparra del 30% del costo, o addirittura dell’intero pagamento della merce.
Fino a questo momento Aiazzone ha illuso i clienti truffati con molte scuse, ritardi delle consegne, destinazioni errate, problemi con i fornitori ,ecc..
Poi nei mesi scorsi, i punti vendita sono stati chiusi.
Ovviamente il caso è finito è Tribunale, dopo le numerose denunce dei clienti e di un servizio Tv realizzato dal programma Le Iene.
Si parla di 12mila clienti truffati, che in molti casi, hanno ancora la casa vuota in attesa della consegna dei mobili.
Le associazioni dei consumatori cercheranno di ottenere come prima cosa, la sospensione di tutti i pagamenti delle rate dei finanziamenti stipulati da Aiazzone con Fiditalia, e la restituzione dei pagamenti già effettuati.
Molti clienti continuano a presentarsi nei punti vendita in cerca di risposte e informazioni. Altri presi dalla disperazione, hanno tentato di farsi sentire con atti violenti, sfondando vetrine o altro.
Ma Fiditalia ha detto che non potrà restituire i soldi, non avendo un contratto di esclusiva con Aiazzone.
Le associazioni dei consumatori faranno ricorso alla direttiva europea per bloccare i pagamenti, in modo che i clienti truffati non continuino a pagare rate su beni che non riceveranno mai.
Bisogna anche considerare che oltre i clienti truffati, ci sono anche 850 dipendenti dei punti vendita Aiazzone, i quali da mesi non ricevono stipendi.
Truffa Aiazzone, mobili non consegnati a 12mila clienti
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