Sembra che il 24 Settembre 2011 il satellite UARS (Upper Atmosphere Research Satellite) della Nasa, precipiterà nell’atmosfera terrestre.
Il satellite, pesante 6,5 tonnellate, lungo 12 metri e largo 4, precipiterà fuori controllo, e dovrebbe disintegrarsi a contatto con l’atmosfera terrestre, anche se c’è la possibilità che qualche frammento raggiunga il suolo, con qualche rischio per la popolazione.
La Nasa afferma, che ancora non si conosce la possibile zona d’impatto, ma sarà certamente sul continente americano.
Secondo gli esperti sono 26 i pezzi del satellite che potrebbero non disintegrarsi del tutto.
Uars nel corso degli anni (dal 1991), ha misurato i livelli di ozono e altri dati meteorologici degli strati alti dell’atmosfera. Entrato fuori servizio nel 2005, finora ha continuato l’orbita perdendo costantemente quota.
E’ solo uno dei 22.000 oggetti che orbitano attorno alla Terra e vengono definiti spazzatura spaziale. Di questi solo 900 sono satelliti integri, e 380 ancora funzionanti.
L’orbita geostazionaria è quella più utilizzata, infatti ogni anno si aggiungono 200 nuovi satelliti.
La maggior parte dei detriti invece, si trovano nelle orbite più basse, insieme a molti satelliti scientifici e di osservazione.
La Stazione Spaziale Internazionale (ISS) si trova a 400km di altezza, e a tale distanza i detriti sopravvivono meno di un anno, prima di rientrare nell’atmosfera, infatti l’ISS deve correggere periodicamente l’orbita per mantenere la posizione.
A 800km di altezza, l’orbita può durare 2 secoli, mentre l’orbita geostazionaria rimane invariata per milioni di anni.
Ma nonostante l’enorme presenza di oggetti nello spazio, le collisioni sono molto rare. L’ultima accadde nel 2009, coinvolgendo un satellite Iridium 33 in attività e un satellite militare russo fuori servizio.
A velocità orbitali, nell’ordine di 10 km/s, anche l’impatto con un frammento può recare seri danni, paragonabili a quelli del Tnt.
Satellite Nasa UARS cade sulla Terra, 24 Settembre 2011
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