Sembra che il David di Michelangelo, custodito nella Galleria dell’Accademia di Firenze, stia subendo dei meccanismi di rottura, afferma l’Igg-Cnr (Istituto di Geoscienze e Georisorse del Consiglio Nazionale delle ricerche) e l’Università degli Studi di Firenze.
I ricercatori hanno infatti constatato la presenza di micro-fratture nella parte inferiore delle gambe della scultura.
Mediante un approccio sperimentale, che prevede l’utilizzo di repliche in gesso in scala ridotta (10cm di altezza contro i 410cm) inserite all’interno di una centrifuga, si è scoperto che la stabilità e le caratteristiche di deformazione della statua siano dovute principalmente all’inclinazione della statua stessa. Maggiore è l’angolo di inclinazione, maggiore è l’instabilità della statua, in particolare su inclinazioni maggiori di 15°.
In base a queste informazioni, si è capito che una costante inclinazione della statua (non superiore a 5° al momento), abbia rappresentato la causa dello sviluppo delle micro-fratture sulle gambe. Questa leggera inclinazione sembra sia dovuta all’abbassamento non uniforme e con piccola rotazione, del plinto su cui poggia la statua durante la sua permanenza davanti a Palazzo Vecchio tra il 1504 e il 1873.
David di Michelangelo a rischio rottura
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