La Sardegna è stata la prima:nell'isola si è ultimato (31 ottobre 2008) lo switch off, lo spegnimento delle trasmissioni in analogico dei programmi tv a favore di quelle in digitale terrestre. Entro il 2010 il 70% degli italiani vedrà la tv solo grazie a questa tecnologia.
Non serve nuova antenna
Non è necessario alcun lavoro speciale, se non per gli impianti fatiscenti.
La maggior parte degli interventi viene fatta per riposizionare le antenne o inserirvi un piccolo modulo che aiuti la ricezione.
Le antenne, però, non bastano più per visualizzare le immagini: servono anche i decoder esterni o integrati nei televisori. Presto il cambio sarà obbligatorio anche nelle altre regioni, ma ricordatevi che il segnale raggiunge già molte zone d'ltalia: il sito Internet www.dgtvi.it elenca tutti i comuni in cui esiste una cpertura.
Immagini migliori e più reti
La qualità è migliore sia per l'audio, sia per il video.
Inoltre potrete avere un numero maggiore di reti nazionali gratuite. Diversa anche l'offerta di programmi. C'è più
libertà e così, accanto a tv generaliste come Rai e Mediaset, esistono reti specializzate, ma pur sempre fruibili da una grande fetta di pubblico. Esempio: Rai Gulp e Boing: veri e propri canali interamente dedicati a bambini e ragazzini.
L’unico apparecchio necessario per vedere la tv digitale terrestre è il decoder. Quale scegliere?
Non andate al risparmio, puntare su quelli che hanno il bollino dell'associazione Dgtvi: li trovate da 80 euro in su.E’ utile che
nei decoder ci sia un ingresso per usare le <card: sono così già predisposti per i canali a pagamento. Molti televisori oggi hanno già il decoder al loro interno. Secondo le norme europee, da aprile tutti gli apparecchi in commercio ne sono dotati.
In più, possono già avere la predisposizione per la pay tv.
Nessun commento:
Posta un commento