Il nome è stato dato in onore del naturalista italiano Albizzi.
Il genere comprende piccoli alberi ed arbusti tutti originari di climi caldi; sono imparentati con le acacie e vengono coltivati per le foglie, la cui forma ricorda da vicino quelle della mimosa, e per i fiori piccoli, numerosi, dalla caratteristica forma di pisello e muniti di stami prominenti a guisa di spazzola.
Specie coltivate:
in Italia viene coltivata di frequente, con esclusione delle zone più fredde, nei parchi e nei giardini l'albizzia julibrissin (gaggia di Costantinopoli).
Si tratta di un alberello in grado di raggiungere i 10 metri di altezza. I fiori sono rosa e si aprono nella tarda estate; viene coltivata anche la varietà rosea, più piccola, più resistente al freddo e caratterizzata da fiori di color rosa intenso. La gaggia di Costantinopoli è una pianta originaria dell'Asia Occidentale.
Coltivazione: vuole terreni ordinari non troppo pesanti ed è spesso opportuno farla crescere vicino ad un muro alto che la protegga dai venti freddi, a meno che non si coltivi in località particolarmente calde. Si moltiplica mediante semi seminati all'inizio della primavera in luogo riparato. Le piantine vengono poi trapiantate all'aperto in maggio. Nelle zone più rigide le piante possono essere tenute in vaso e quindi messe all'aperto nei mesi più caldi e tenute al chiuso in inverno.
Albizzia: specie, coltivazione
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