È il complesso delle condizioni fisiochimiche (quali la temperatura, l'illuminazione, la presenza di sali nell'acqua e nel terreno, i venti, ecc.) e biologiche (come la coesistenza con altri organismi) che permettono e favoriscono la vita degli esseri viventi.
Si possono avere ambienti molto vari: dagli ambienti forestali ai pascolativi, dagli ambienti di alta montagna alla popolazione delle dune, dagli ambienti palustri a quelli adattati a vita siccitosa. Lo studio dei vari ambienti e del rapporto dei vari organismi tra di loro è oggetto dell'ecologia .
Difesa dell'ambiente:
in Italia ormai, come in gran parte dell'Europa, di ambienti naturali nel senso più vero del termine non ne esistono praticamente più. A parte qualche ghiacciaio e alcune zone particolarmente impervie ed accidentate, dove è rimasto tra l'altro anche qualche piccolo lembo di foresta mai sfruttata dall'uomo, si può ben dire che non sia rimasto più nulla di veramente integro se si escludono alcuni esempi in superfici di pochi ettari, nel Parco Nazionale d'Abruzzo e su alcuni monti del Salernitano. Ci sono però vaste zone che, nonostante siano state alterate dall'uomo in misura più o meno notevole, hanno mantenuto fino ad oggi una grande importanza naturalistica e sono spesso anche molto pregevoli dal punto di vista estetico-paesaggistico, costituendo veri monumenti naturali. Infine, vale la pena di ricordare anche gli ambienti che sono stati profondamente alterati da un interverrto umano secolare, tanto da venirne completamente modificati; pur nella loro artificialità, essi hanno acquistato una bellezza tale e hanno realizzato una sintesi così armoniosa di vari elementi fusi tra loro con mirabile equilibrio, da assumere indubbiamente un grande valore culturale, storico, paegistico ed anche naturalistico. Gli esempi in Italia si possono contare a centinaia e sono tra i più famosi in tutto il mondo basta ricordare le colline della Toscana con i profili dei famosi cipressi, le riviere ligure ed amalfitana con le agavi ormai spontaneizzate, le campagne ed i laghi della Brianza, i castagneti da frutto dell'alta collina nel Lazio, le pinete litoranee come quella di Ravenna e quella di Viareggio.
Ma tutto questo patrimonio si va oggi distruggendo a ritmo incalzante con incredibile incoscienza ed ignoranza: un'immensa colata di cemento sta rovinando ogni angolo della penisola, aggredendolo con palazzi, ville, strade, quasi sempre al di fuori di qualsiasi pianificazione. Persino i pochi Parchi Nazionali, che dovrebbero essere veri e propri santuari della Natura, non sfuggono all'aggressione. Ormai, tale processo di degradazione dell'ambiente è arrivato al punto di minacciare concretamente le possibilità di uno sviluppo armonico dell'uomo, che è la prima vittima, non solo dal punto di vista culturale e spirituale, ma anche e soprattutto per quel che riguarda la sua salute hsica. La speculazione edilizia lo costringe ad abitare in quartieri sovraffollati e privi di verde, mentre deve respirare aria avvelenata dagli inquinamenti e nutrirsi di alimenti spesso gravemente alterati da residui di sostanze tossiche contenute nei prodotti chimici per l'agricoltura e negli scarichi industriali, che, attraverso varie fasi, giungono nella verdura, nella frutta e nel corpo degli animali che forniscono la carne ed il latte. Oggi si impone la necessità di mutare radicalmente la socíetà attuale, per porre fìne a questo saccheggio e salvare quanto non ancora distrutto, cercando di riparare, nei limiti del possibile, ai danni già arrecati. L'unica speranza concreta consiste in una presa di coscienza dell'opinione pubblica, perché si ribelli a questo stato di cose e costringa i pubblici poteri ad usare le leggi esistenti che, anche se incomplete, una volta applicate potrebbero produrre buoni effetti. Ogni cittadino (come si afferma oggi nei paesi più evoluti) ha diritto di bere acqua pura, di respirare aria pulita e di poter godere di un ambiente sano, variato, ricco di vita, sia quando lavora che quando riposa; bisogna quindi eliminare la speculazione edilizia, salvaguardare le zone naturalmente più pregevoli mediante l'istituzione di parchi naturali, combattere gli inquinamenti e coordinare tutte le attività inerenti alla gestione del territorio, attraverso piani di assetto territoriale che prevedano, per ogni zona, una determinata destinazione in funzione dei suoi valori obiettivi. In conclusione, ogni cittadino deve sentirsi parte in causa nella difesa del territorio contro manomissioni e degradazioni di ogni genere, che vanno combattute con tutti i mezzi forniti dalla legge.
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