Le tartarughine d'acqua, al pari dei pesci rossi, sono considerate degli animali di facile manutenzione, ideali da regalare ai più piccoli. In realtà,
sono un impegno non meno gravoso di cani e gatti: le femmine possono arrivare fino a 30 centimetri, e vivere anche 40 anni.
Le tartarughine più diffuse (le Trachemys Scripta) sono d'acqua
dolce e hanno il carapace verde, che si scurisce con l'eta fino a diventare quasi nero. I maschi, che si riconoscono dal dorso concavo e da unghie e coda più lunghe, da adulti toccano i 16 centimetri, mentre le femmine arrivano quasi al doppio. Bisogna tenerne conto al momento dell'acquisto: la classica vaschetta, con la palma di plastica, non durerà per sempre. L’ideale è un laghetto all'aperto, ma senza dimenticare che l'acqua non deve scendere sotto i 10 gradi. È indispensabile che ci sia un punto asciutto, e che la tartarughina, almeno in alcuni momenti del giorno, goda del sole diretto. D'inverno se tenuta in casa non va in letargo, mentre
all'esterno è probabile che lo faccia. In quel caso fate in modo che l'acqua non si ghiacci, magari dotando la vasca di un riscaldatore.
Le tartarughine vanno alimentate tutti i giorni, ma senza esagerare in modo da non farle ingrassare (possono rischiare la vita) e di non sporcare troppo l'acqua, riducendo la frequenza dei ricambi. E’ importante
non farsi ingannare dal loro appetito, che è pressoché costante. In commercio si trovano gli appositi mangimi (un classico sono i gamberetti essiccati), ma è molto utile l'aggiunta di frutta e verdura, come insalata, carote e fagiolini.
Prendere una tartaruga
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