Ruttya

Il nome ricorda il naturalista irlandese John Rutty (1697-1775). Il genere è costituito da tre sole specie con piante fruticose originarie di tutta una vasta area che dalle regioni nord-orientali africane si estende fino al Sud-Africa. Nelle nostre latitudini tali piante sono coltivate esclusivamente in serra riscaldata e mal sopportano i climi locali.
Specie coltivate: Ruttya frutícosa cresce spontanea nel Kenya e nella Tanzania, dove si presenta come un arbusto di notevoli dimensioni, ampiamente ramificato alla base ed alto fino a m 4. I suoi fiori si possono presentare in due colori diversi, gii uni di una tinta intermedia tra il rosso scarlatto ed il rosso mattone con macchie scure a contorno netto, gli altri gialli; tutti indistintamente hanno forma carenata con i lobi esterni riflessi; Ruttya ovata proviene dal Sud-Africa, ha un portamento rampicante e possiede un fusto molto ramificato.I fiori bianchi sono riuniti in infiorescenze cimose composte che, a prima vista, sembrano costituire una spiga. Ciascuna corolla possiede una struttura bilabiata con il labbro superiore bilobato e l'inferiore diviso in tre lobi con macchie color porpora: Ruttya speciosa, presente nella flora spontanea dell'Abissinia, non supera l'altezza di m 1,5 e produce un'abbondante fioritura ricoprendosi di vivaci fiori rossi con macchie nere nella fauce; a questa specie appartiene anche una forma a fiori gialli, piuttosto rara in natura, ma abbastanza frequente nella coltivazione.
Coltivazione: queste piante si ottengono facilmente sia da seme sia vegetativamente per mezzo di talee poste a radicare nel periodo compreso tra marzo e giugno, su terreno ricco di torba e con una temperatura ambientale di circa 20°C. Le barbatelle saranno quindi trasferite su un composto realizzato con un miscuglio in parti uguali di terriccio di foglie e torba alleggerito con sabbia. Durante il periodo vegetativo le piante necessitano di abbondanti innaffiature e, dopo la fioritura, richiedono un'energica potatura con la recisione quasi totale di tutta la porzione aerea dell'arbusto.
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