ll nome ricorda il barone tedesco Walter von Saint Paul-lllaire (1860-1910) che nel 1890 circa scoperse, nell'Africa Orientale, la specie Saintpaulia ionantha. ll genere comprende circa 20 specie di piante erbacee perenni, acauli o con fusti prostrati, spesso rizomatosi, con foglie tomentose o pubescenti, intere, spatulate od ovate, spesso acuminate, con margini più o meno dentati o crenati, portate da un lungo picciuolo; i fìori possono essere solitari o riuniti in cime, hanno lungo scapo ascellare ed il loro colore e variabile a seconda della specie. Il calice è piccolo, con cinque lobi, la corolla è leggermente campanulata ed assai aperta, con cinque lobi di cui i superiori sono generalmente appressati e più piccoli, non dissimili nell'aspetto da quelli di una viola. Il frutto è una capsula oblunga, bivalve, ed i semi sono minutissimi. Le specie botaniche difficilmente si ritrovano oggi in coltivazione, dato che molteplici ibridazioni hanno portato ad un numero eccezionale di cultivar con requisiti ornamentali e doti di resistenza assai maggiori, con foglie di forma variabile, e persino variegate in bianco, e fiori semplici o doppi, di ogni colore, comprese le forme bicolori o con petali frangiati, ma escluso il giallo e i suoi composti: esistono anche delle varietà nane o miniatura , per quanto non siano facilmente rintracciabili nel nostro paese.
Specie coltivate: Saintpaulia amaniensis è endemica delle montagne di Usambara,nella Tanzania, dove cresce sino a m 1000 di altezza: è una bassa pianta strisciante, con foglie verdi ed acuminate, dalla pagina superiore ricoperta di peli grigiastri e quella inferiore color verde pallidissimo; i fiori, non molto grandi, sono color viola-azzurro e superano l'altezza delle foglie; la pianta è naturalmente cespitosa ed è molto difficile coltivarla in forma semplice; SaintPaulia confusa ha lo stesso habitat della precedente, per quanto si stenda più ad oriente, tanto che è spesso chiamata violetta di Usambara : essa è una specie quasi acaule e molto cespitosa, con foglie di un verde piuttosto chiaro e vivace, con margini serrati o dentati e lamina sottile e pubescente; i suoi fiori possono essere color viola pallido con centro scuro o completamente viola scuro, e sono piuttosto grandi; per quanto sia usato come sinonimo, probabilmente Saintpaulia diplotricha è una sua varietà locale, che cresce sulle rocce ad altitudine minore: essa ha foglie pubescenti e violacee sulla pagina superiore, rosso-violaceo al rcvescio, e fiori color lavanda: se ha troppa luce, le foglie divengono color verde sporco; Saintpaulia difficilis, dell'Africa Orientale, ha foglie verdi concave, chiare, e fiori azzurri con antere gialle; Saintpaulia goetzeana, della Tanzania, ha rosette di foglie verde scuro e fiori bicolori. bianchi e lavanda: è una specie che cresce in alta montagna e
desidera più freddo ed umidità ambientale delle altre: Saintpaulia grandifolia, della stessa regione, ha foglie grandi, verdi e cordate, con fiori viola scuro solitari e grandi: Saintpaulia grotei, nativa dei monti di Usambara, dove cresce sino a m 1000 s.l.m., è una specie strisciante che, mediante i sostegni, può essere coltivata come rampicante; ha foglie color verde chiaro, pubescenti, arrotondate e crenate su lunghi fusti rossastri, e piccoli fiori azzurri sfumati dal chiaro allo scuro; Saintpaulia intermedia è anch'essa originaria della stessa regione, ma cresce sulle rocce ed il suo nome è ben adatto a descrivere il portamento strisciante, ha rosette di foglie che compaiono ai nodi; le foglie sono verdi, con margini serrati e rovescio rossastro; i fiori sono color celeste chiaro o viola: Saintpaulia ionantha, della Tanzania fu la prima specie scoperta, e, insieme alla Saintpaulia confusa, è una delle specie più largamente ibridate, una dei capostipiti di quasi tutti gli ibridi moderni; le sue foglie espanse e semi-erette, poste a rosetta, sono verde scuro, pubescenti, rossastre al rovescio: i suoi grandi fiori sono viola-azzurri: dato che nel suo habitat ha una temperatura media di circa 25°C, tollera molto meglio delle altre il calore in ogni stagione; necessita tuttavia di molta umidità ambientale ed ha bisogno di periodi di semi-riposo, con terriccio poco bagnato, durante i quali può perdere molte foglie e sviluppare un rizoma eretto che appare simile ad un breve fusto: Saintpaulia mugugensis, della Tanzania Occidentale, è una pianta strisciante con fusti brunastri e foglie rotonde e convesse; i fiori sono celesti e richiede maggior calore e meno luce della maggior parte delle altre; Saintpaulia orbicularis cresce sempre sulle montagne di Usambara, ma tra i m 1000 ed i 2000 s.l.m.; sopporta ampie variazioni di temperatura ed ha foglie arrotondate con vene depresse e piccoli fiori color lavanda con peduncoli brunastri, molto numerosi; Saintpaulia shumensis cresce nelle foreste della Tanzanta Occidentale, a circa m 2000 di altitudine; non sopporta quindi temperature molto alte; la pianta è nana, con foglie verde oliva, leggermente pelose e rosate sulla pagina inferiore: i piccoli fiori quasi bianchi hanno una macchia violacea sui petali superiori e pistilli celesti; la pianta è molto graziosa, ma non troppo fiorifera, e richiede condizioni più asciutte delle altre, essendo originaria di luoghi aridi; Saintpaulia tongwensis è, come dice il nome, originaria dei monti Tongwe, nella Tanzania, ed ha lunghe foglie carnose e pelose, bronzate in ottima luce, e fiori grandi e violacei; essa richiede molta più luminosità delle altre specie, come è indicato dall'aspetto delle foglie e dal portamento naturale, appiattito ed espanso. Gli ibridi, come si è detto, sono moltissimi e sono ormai assai diffusi, dato che, specialmente in ltalia, e difficilissimo rintracciare le specie botaniche citate. Esse, come si e detto, possono presentare fiori di colori e forme svariate ed il loro portamento risente soprattutto della discendenza delle Saintpaulia ionantha, per quanto la gamma dei colori e della forma delle foglie indichi chiaramente la provenienza anche da altre specie; questo fatto può quindi provocare lievi
cambiamenti nella coltivazione. Le forme ibride moderne hanno, su quelle più vecchie, il gran vantaggio di avere fiori maggiormente persistenti, che non si staccano e non cadono neppure quando seccano, mentre, sino a tempi relativamente recenti, essi si distaccavano con estrema facilità prima di sfiorire. La floribundità non è uguale per tutti i tipi e spesso quelli a fiori rosa o porpora sono più fioriferi di quelli a fiori viola.
Coltivazione: tutte le specie, e conseguentemente i loro ibridi, sono sufficientemente tolleranti di luce non molto intensa purchè sia sufficientemente prolungata. Esse, infatti, non sopportano i raggi diretti del sole e si accontentano persino della luce artificiale sotto la quale possono fiorire benissimo, purchè la durata del periodo luminoso sia all'incirca di 14 ore, o almeno 12 se l'intensità è più alta. Quindi, in inverno. con i giorni più brevi, anche le piante che godono di ottima posizione in appartamento, fioriscono più facilmente e con maggiore abbondanza se vengono spostate sotto una sorgerlte luminosa quando sopravviene il buio. Tuttavia le piante che ricevono troppa luce possono presentare malformazioni nella crescita; una approssimativa indicazione si può fornire sul fatto che le piante con fiori rosa o bianchi o quelle con le foglie verde chiaro necessitano di meno luce rispetto a quelle con i fiori e le foglie scure. Il terriccio dovrà essere ricco, umifero e poroso, possibilmente mancante di calcio, composto di parti uguali di terra di foglie e torba con l'aggiunta di un po'di sabbia o perlite, per renderlo più permeabile, e di tritumi di carbone, che potranno d'altronde essere aggiunti anche alla fognatura che dovrà essere ottima. Infatti le Saintpaulia hanno generalmente picciuoli carnosi, molto sensibili all'umidità ed al marciume: spesso, essi, quando appoggiano sul bordo del vaso perché la pianta è, come dovrebbe essere, piatta, vengono bruciati dall'accumulo dei sali sulla terracotta: se è possibile è bene,perciò, bordare il vaso con plastica o gomma elastica: il cerotto non serve a molto perche i sali lo penetrano, ma sottili strisce di plastica adesiva sono ottime e non si notano in quanto spesso sono anche colorate in bruno. Questo inconveniente non è eliminabile neppure con i vasi in plastica perché i sali si accumulano ugualmente: per di più è molto difficile valutare il bisogno di umidità del terriccio, dal momento che la plastica non è porosa: si corre il rischio di innaffiare troppo, oppure, allorché il substrato è secco, di non potere inumidirlo di nuovo dal basso per immersione, come è possibile per la terracotta. Le piante hanno generalmente bisogno di un periodo di circa un mese all'anno di riposo e di un altro di semi-riposo, durante il quale le innaffiature dovranno essere ridotte e le concimazioni sospese: tali periodi coincidono con l'estate e con l'inverno e possono essere scelti a seconda del calore invernale che si potrà fornire: nel caso di calore invernale ed umidita ottimi,il riposo avverrà in estate, dato che, a causa dell'influenza di specie che non tollerano alte temperature, gli ibridi di Saintpaulia generalmente non fìoriscono se la media è al di sopra dei 25°C. Nelle altre stagioni si potranno fornire concimazioni liquide ogni settimana, alternando possibilmente concimi liquidi, chimici ed organici. Le piante possono essere riprodotte da seme, che è fìnissimo, e quindi tutt'altro che facile da usare: tale pratica è generalmente adoperata soltanto per ottenere ibridazioni. La moltiplicazione avviene con una facilità estrema per talea di foglia, matura ma non troppo, distaccata con un piccolo pezzo di picciuolo. Essa potrà essere posta a radicare in un substrato molto poroso, sabbia o perlite, mantenuto sempre umido ad una temperatura di 21°C circa: nuove piantine appariranno alla base della talea e dovranno essere divise e rimpiolate appena la grandezza lo permette. Le talee produrranno nuove vegetazioni anche poste in acqua pura, con luce e temperatura adeguate, ma spesso la ripresa delle piantine è lenta e compromessa dalle differenze morfologiche delle radici, allorchè esse sono poste nella terra. La moltiplicazione per talea di foglie è veramente molto semplice tanto che in America molti vivaisti non vendono piante, ma soltanto foglie da moltiplicare. In questo paese, infatti, si è raggiunto un numero di varietà così elevato che, mantenerne un assortimento completo per la vendita, risulterebbe impossibile data la mancanza di spazio.
Violetta africana
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