Con questo termine si indicano tutti gli strumenti che servono per misurare l'umidità dell'aria, ovvero la quantità di acqua allo stato vapore. Ne esistono numerosi tipi, alcuni dei quali, estremamente semplici, danno soltanto valori indicativi; altri, più complessi, raggiungono precisioni notevoli ma il loro costo, a causa delle note costruttive particolari, è generalmente troppo elevato per consentirne un uso nelle pratiche di giardinaggio. L'igrometro più semplice è quello a capello il cui funzionamento è basato sulla proprietà delle fibre animali di distendersi o accorciarsi a seconda dell'umidità in funzione della temperatura ambientale. Nella sua versione più semplice, è costituito da un fascio di capelli fissato superiormente, avvolto inferiormente ad una puleggia e tenuto teso da un peso. Variando la lunghezza delle fibre, la puleggia subisce una rotazione che viene segnalata da un indice; naturalmente i valori di umidità relativa letti sulla scala sono puramente indicativi. Un altro tipo di igrometro molto in uso è quello a condensazione, lo psicrometro, che è anch'esso un igrometro ma di precisione maggiore. Esso è costituito da due termometri di precisione affiancati, uno dei quali ha il bulbo fasciato da una pezzuola inumidita. La misurazione si fa leggendo le temperature segnate dai due termometri (quella del termometro bagnato è più bassa di quella del termometro asciutto). Dalla differenza delle due temperature si risale al valore dell'umidità relativa mediante apposite tabelle di conversione dette tabelle psicrometriche.
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