Illicium

Il nome deriva dal latino illicere allettare, in riferirnento al gradevole profumo emanato dalle foglie e dai fìori di alcune tra le venti specie che appartengono al genere. Questo comprende alberetti o arbusti abbastanza delicati, sempreverdi, a foglie alterne,i cui fiori sono provvisti di sepali e petali di numero variabile, fino a 7-8. Sono stati introdotti in Europa alla fine del 1700 dall'America centro-settentrionale e dall'Asia Orientale, dove erano conosciuti gia da tempi remotissimi. L'anice stellato  è abbastanza diffuso nelle nostre regioni centro-meridionali. La classificazione sistematica delle varie specie appartenenti al genere è piuttosto controversa e discussa; esiste infatti una grande confusione tra le specie originarie delle zone più meridionali degli Stati Uniti (Florida, Georgia. ecc.) e quelle originarie dell'Asia Orientale. Specie coltivate: illicium verum o anice stellato, è una pianta alta m 1,5 i cui fiori bianco-giallastri
fioriscono all'inizio della buona stagiohe, tra marzo e maggio; illicium floridanum originario della Florida, è tra le specie più alte poiché raggiunge i m 2,5; la sua epoca di fioritura è l'estate, in cui produce fiori rosso porporini. Il suo interesse è però limitato più che altro agli Orti Botanici, malgrado il fatto che i suoi frutti abbiano un profumo che ricorda molto quello del coriandolo e potrebbero trovare una utilizzazione come spezie; illicium religiosum, lo shikimi dei Giapponesi, talvolta erroneamente considerato sinonimo di illicum verum, è invece una pianta dai frutti velenosi e ciò rende importante la sua identificazione. È un arbusto alto m 1-1,30 con fiori molto appariscenti, di uno strano colore giallo-verdognolo, che sbocciano da marzo in poi.
Coltivazione: queste piante si coltivano normalmente in piena terra; solo nelle regioni del nord, dove vi sono forti gelate invernali, è preferibile coltivarle in un luogo riparato, contro un muro esposto a sud, o in vaso, per ritirarle in serra con facilità. La loro coltura richiede un terreno possibilmente acido, con molta torba, simile a quello usato per i rododendri; tuttavia queste piante tollerano la presenza di una minima
quantità di calcare. Per la coltura in vaso si usa un miscuglio in parti uguali di terra, sabbia e torba: si deve inoltre innaffiare abbondantemente durante 'estate, mentre, durante i mesi freddi, è sufficiente bagnarle ogni tanto. Gli esemplari collocati in piena terra non richiedono particolari attenzioni. Le piante si riproducono per margotte, preparate nella stagione calda (maggio-agosto); si mettono poi a dimora nell'aprile successivo o in autunno; i rinvasi si eseguono in autunno.
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