Il nome commemora Victor de Janka (1837-1890), botanico ungherese che
descrisse la flora dell'areale danubiano. È un genere formato da una sola specie, jankaea heldreichií, pianta rustica perenne, originaria della Grecia, molto affine alle Ramonda e spesso inclusa in questo genere. La pianta ha rosette di foglie piuttosto carnose, pubescenti sulla pagina superiore, rossastre su quella inferiore.I fiori compaiono in primavera su corti steli, riuniti in gruppi di tre o quattro, talvolta solitari, ed hanno corolla campanulata violacea o celeste, con lobi aperti ed appiattiti.
Coltivazione: queste piante non sono di facile coltura e per quanto sia possibile riuscire ad acclimarle in giardini alpini a temperature adatte, esse perdono facilmente la pubescenza bianca che ricopre le foglie, dovuta ad una forma di protezione dai raggi ultravioletti d'alta montagna. Bisogna evitare ogni ristagno d'acqua sia sulle foglie che al centro della rosetta e alle radici, poiché tali piante sono sensibilissime all'umidita e soggette al marciume del colletto. In un giardino roccioso esse potranno perciò essere messe a dimora in una tasca della roccia dalla quale l'acqua scivoli
via con facilità, in terriccio composto di sabbia e torba, con ghiaia intorno al
colletto, e possibilmente protette da qualche sperone o anlratto che le ripari dalla pioggia. La riproduzione si può fare per seme in primavera, sotto vetro e in terriccio sabbioso; si può fare anche la moltiplicazione per talea di foglia, in estate, con calore di fondo, in terra molto sabbiosa o perlite.
Jankaea
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