Kefersteinia

Il nome ricorda il tedesco Keferstein, coltivatore di orchidee. Il genere è piuttosto ristretto; si tratta di orchidee epifite nane, spesso incluse nel genere Zygopetalum. Le foglie sono color verde chiaro, lunghe soltanto alcuni centimetri, le spighe fiorali portano soltanto uno o due fiori, non molto grandi, ma punteggiati e macchiati molto graziosamente.
Specie coltivate: kefersteinia graminea, del Yenezuela, ha fiori color giallo crema punteggiati in bruno rossastro; kefersteinia tolimensis, originaria delle montagne dell'Ecuador, ha fiori verde-giallastri coperti di punteggiature purpuree; il labello è frangiato e macchiato in giallo
con punti marrone.
Coltivazione: il substrato più adatto per queste epifite è costituito da radici di osmunda mescolate con sfagno; il loro colletto dovrebbe essere circondato da sfagno vegetante, al fine di incoraggiare la fuoriuscita di radici attraverso di esso. Esse sono adatte per serra temperata e molto umida, con forte luminosità; la loro coltivazione ottimale sarebbe in sospensione, in modo che l'acqua delle innaffiature non possa mai
ristagnare alle radici. Le kefersteinia non hanno bisogno di un vero e proprio periodo di riposo ed il composto non sarà mai lasciato essiccare del tutto, per quanto subito dopo la fioritura si possono rallentare le innaffiature sino all'evidente ripresa vegetativa. Generalmente in natura la fioritura è primaverile, ma in serra diviene molto variabile. La moltiplicazione si effettua per divisione delle piante quando queste mostrano una crescita decisa e vigorosa.

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