Il nome è stato dato in onore di J.Th. Klein (1685-1759), botanico tedesco. Il genere comprende succulente per lo più africane con accentuato polimorfismo e fusti spesso strani, afilli o con foglie modificate, altre volte fogliati e carnosi. Caratteristica comune a tutte è il tipo dei fiori, tipici della famiglia, spesso simili a quelli dei nostri soffioni (Taraxacum). Tutto il genere dovrebbe oggi essere trasferito al genere Senecio, tuttavia, per alcune specie, l'uso orticolo mantiene prevalentemente il vecchio nome; si è così preferito trattarle separatamente.
Specie coltivate: kleinia articulata presenta fusti succulenti e rigonfi, separati da giunti ristretti, di color verdastro glauco, lineato in scuro; le foglie, carnose e lobate, sono raggruppate all'apice dei fusti e lungo l'ultimo giunto, ma possono anche comparire su quelli precedenti segnando l'inizio di una nuova ramificazione; esse sono decidue e, dopo la loro caduta, il fusto lungo il quale erano poste diviene rigonfio come quelli precedenti; i fiori sono giallastri ed hanno cattivo odore ; kleinia fulgens ha grosse radici tuberose e foglie carnose talvolta dentate; l'intera pianta, in buona luce, è coperta da patina glaucescente, i fiori rossi piccolissimi formano infiorescenze apicali a capolino; kleinia gomphophylla è una succulenta strisciante con esili rami radicanti e foglie distanziate simili a piccoli piselli, leggermente appuntite e con sottilissime linee traslucide; strana nell'aspetto, è piuttosto delicata come coltivazione; kleinia neriifolia è originaria delle Isole Canarie ed ha grossi fusti succulenti leggermente angolari che continuano a crescere ogni anno dall'apice, di colore verde chiaro con linee scure sugli angoli dove nascono le sottili foglie decidue che vengono poi sostituite da una spina; tra le sezioni angolari lineate, il fusto diviene quasi viola; i fiori sono capolini giallastri; questa specie ramifica sotto terra e spesso i nuovi fusti appaiono molto lontani dai precedenti;kleinia pendula ha fusti cilindrici grigio-verdi, composti di giunti successivi, ricurvi o serpentini; le foglie sono decidue e piccole, le infiorescenze sono rosse; kleinia radicans, di portamento simile alla kleinia gomphophylla, ha però le foglie allungate, come piccole olive, e più fortemente fenestrate, con linee traslucide per lasciar passare la luce; i fusti sono meno esili e le radici più forti: è quindi una specie più vigorosa; kleinia repens ha fusti dapprima eretti e quindi decombenti, con apice dritto, foglie lunghe e carnose quasi cilindriche e leggermente scanalate,glauche, capolini di fiori color giallo pallido; kleinia stapeliiformis ha fusti eretti, con parecchi angoli dentati; questi portano piccolissime foglie caduche e diverse linee incrociate scure sulla cuticola che diviene violacea o rossastra in buona luce; i fiori sono scarlatti, in capolini portati da lunghi steli agli apici dei fusti; ramifica sottoterra accestendo facilmente; kleinia tomentosa forma piccoli cespugli di fusti ramificati con foglie carnose, cilindriche ed acuminate,coperte da una densa pubescenza bianca; i fiori sono gialli ma l’infiorescenza appare raramente e d'altronde le piante sono molto delicate e di difficile coltivazione.
Coltivazione: queste piante, come tutte le succulente, richiedono un terriccio molto permeabile formato di terra fibrosa con l'aggiunta di sabbia grossa e, per le specie striscianti e radicanti ai nodi, anche di piccoli pezzi di roccia scabra in superficie, dove le radici possano insinuarsi e raggiungere la terra sottostante. Il drenaggio sarà ottimo per tutti i tipi e la posizione luminosissima: la maggior parte di kleinia sopporta anche il pieno sole, tranne nelle ore e nelle stagioni più calde; bisognerà fare tuttavia attenzione quando vengono portate all'aperto in primavera: il passaggio dall'ombra al sole dovrà essere graduale per evitare scottature all'epidermide. Il minimo di temperatura invernale dovrebbe aggirarsi sui 4°C, ma resistono anche ad occasionali abbassamenti purché siano asciutte; alcune specie, in particolare kleinia neriifolia e kleinia stapeliiformis sopportano anche una temperatura invernale più alta e quindi possono essere conservate, sempre con ottima luce, in appartamento dove tuttavia
la loro crescita sarà più esile e meno colorata. Le innaffiature invernali dovranno essere molto sporadiche, non più di una o due volte al mese a seconda della temperatura; nel resto dell'anno si innaffieranno ogni volta che la terÍa apparirà secca. La moltiplicazione si effettua per talee di cui si farà ben asciugare il taglio prima di porle a radicare su sabbia pura, in estate.
Kleinia
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