Liquido giallo o biancastro elaborato nei tessuti di molte piante superiori e secreto dalle loro superfici incise. In esso la pianta versa molti prodotti del
suo metabolismo; vi si trovano infatti gocciole di grasso, proteine, amido ed altri carboidrati, e spesso dei principi attivi come enzimi ed alcaloidi. Poiché esso viene diffuso nei tessuti della pianta in senso discendente, come la linfa, si pensa che sia in relazione con le funzioni nutritive, costituendo anche un materiale di riserva. La funzione precisa di questo prodotto però non è ancora stata definita con esattezza, ma nel complesso sembra avere dei risultati vantaggiosi per la pianta stessa: ha infatti un compito attivo nei processi di rimarginazione delle ferite, di difesa
contro la voracità di animali o insetti e di ritenzione di acqua in zone particolarmente aride. La presenza di lattice è stata constatata in piante appartenenti a generi molto diversi tra loro: Euphorbia, Ficus, Papaver, in alcune campanule e persino nella lattuga (Compositae). In certe specie il lattice è particolarmente abbondante e presenta caratteristiche di notevole importanza pratica, per cui viene raccolto industrialmente, mediante incisione della superficie dei fusti, e quindi utilizzato. Importante nell'economia attpale di tutto il mondo, è il lattice della euforbiacea Heyea brasiliensis, che, essiccato, costituisce il caucciù da cui, con opportune lavorazioni, si ottiene la gomma. Dal lattice del Papaver somniferun si ricava l'oppio da cui vengono estratti numerosi alcaloidi di primaria importanza per la loro azione farmacologica.
Lattice
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento