Il nome deriva da quello del Laurus nobilis, in riferimento alle sue foglie profumate.
Questo piccolo genere comprende soltanto tre specie, una delle quali originaria della Nuova Zelanda e due del Cile. Si tratta di alberi sempreverdi delle foreste, con foglie opposte e coriacee, di solito serrate, molto aromatiche; i fiori, riuniti in racemi ascellari, sono apetali ed incospicui.
Specie coltivate: laurelia novae-zelandiae può raggiungere in natura, e superare, i m 30, ma ovviamente in coltura rimane piuttosto piccola; il tronco è grosso ed è rinforzato da parti prominenti che si allargano alla base come speroni irregolari; le foglie sono lunghe quasi cm 20, molto aromatiche; laurelia serrata è considerata nel natio Cile pianta da legname e raggiunge i m 20 circa, ma in coltivazione rimane normalmente al di sotto dei m 10. Le foglie sono ampiamente dentate, lanceolate e munite di ghiandole aromatiche. I piccoli frutti sono molto leggeri e vengono trasportati dal vento anche a grandi distanze.
Coltivazione: le piante sono quasi rustiche, in particolare laurelia serrata, ma sono poco coltivate da noi; non hanno esigenze di terreno e svernano senza danno anche dove le temperature minime invernali sono intorno a 0° C; in questo caso però il terreno, gelato per lungo tempo, danneggia le radici. La riproduzione è per seme che ha un periodo di germinabilità piuttosto breve: dovrebbe quindi essere seminato sotto vetro non appena il seme stesso è maturo.
Laurelia
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