Il nome deriva dal greco gàla latte e ago conduco . Il genere comprende piante foraggere che venivano somministrate al bestiame ed in particolare alle capre, perché si riteneva che i principi contenuti in questi vegetali stimolassero la secrezione del latte. Le piante sono tutte erbacee perenni con foglie imparipennate e vengono utilizzate per la realizzazione dei border. La sola specie coltivata a scopo ornamentale è Galega officinalis, spontanea in Italia nei luoghi erbosi ed umidi, lungo i fiumi, dove raggiunge, con i fusti eretti e striafi, l'altezza di m 1. Volgarmente è conosciuta con i nomi di capraggine e avanese. La fioritura comincia nel mese di maggio e si protrae per tutta l'estate. I fiori peduncolati, con corolle azzurro pallido, raramente bianche, sono riuniti in racemi oblunghi ascellari. Il colore dei petali cambia a seconda della varietà ed infatti abbiamo fiori bianchi nella varietà alba e fiori più grandi e lillacini nella varietà hartlandii. Tra le cultivar più diffuse ricordiamo: Duchess of Bedford, color malva, Her Majesty, lilla chiaro, e Lady Wilson, blu e bianca con striature rosa.
Coltivazione: nella costituzione dei border le Galega vengono di solito collocate nella posizione più arretrata affinché l'aspetto disordinato che la pianta inevitabilmente viene ad assumere con il tempo venga in parte nascosto dalle piante antistanti. All'inizio della stagione estiva i giovani rami esili e flessibili vengono ripiegati verso il basso: le foglie ricoprono così la parte basale più spoglia, rendendo molto gradevole l'aspetto complessivo del cespuglio. La coltura viene effettuata su un normale terreno da giardino anche povero e calcareo. La propagazione si effettua in ottobre o in marzo, per divisione dei cespi, oppure si semina nel mese di aprile direttamente all'aperto in posizione soleggiata ed in seguito si dirada. Di solito nuove piantine nascono in gran numero dai semi caduti sul terreno.
Galega
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