Il nome commemora Alexander Garden, medico naturalista, originario della Carolina del Sud, vissuto nel sec. XVIII.
Il genere è tra i più rinomati ed apprezzati per l'eleganza e il delicato profumo dei fiori, che spesso hanno rivaleggiato con quelli di Camellia; la sua coltura inoltre risale ad almeno due secoli. È rappresentato da arbusti, o raramente alberelli, alti m 1 o 2, sempreverdi, qualche volta spinosi, originari delle regioni tropicali dell'Asia e dell'Africa del Sud. A volte le piante hanno foglie glabre, altre volte pubescenti, opposte o in verticilli di tre, mentre i fiori sono sempre ascellari, solitari o al massimo in 2-3, bianchi o giallognoli; i primi però sono i più apprezzati. La corolla è tubulare, con 5-9 lobi più o meno pronunciati, contorti, di consistenza un po' carnosa e molto delicati, infatti si ammaccano al minimo tocco. Le specie spontanee, nei Paesi d'origine, sbocciano generalmente in estate, ma in coltura se ne sono ottenuti ibridi resistenti alla forzatura che quindi fioriscono anche d'inverno. Pur provenendo da regioni a clima molto caldo diverse specie si sono ben acclimate nelle nostre regioni e vi possono vivere all'aperto. ln climi meno favorevoli, durante l'inverno, vengono riparate in aranciere o in serra fredda, sebbene alcune specie siano piuttosto robuste e sopportano anche temperature di -10°C senza subire
danni. E’ opportuno ricordare che, oltre alla importanza decorativa e commerciale di questi fiori, altre specie di questo genere si rendono utili nelle regioni originarie per i frutti eduli, per l'estrazione di sostanze coloranti o di essenze profumate e per il legname pregiato.
Specie coltirate: Gardenia amoena viene dalk'India e dalla Cina; è una specie che teme il freddo, alta m 1,2-1,5, con rami spinosi, foglie piccole, scure, ovali e glabre: fiorisce in giugno con fiori bianchi, dotati di un lungo tubo corollino verdastro e cinque lobi a margini ondulati,color rosa porporino all'esterno, molto profumati: Gardenia jasminoides è la prima specie del genere introdotta dalla Cina; è costituita da arbusti alti da m 1 a
2,con foglie piuttosto grandi, ellittiche e coriacee, molto acute, scure. Sono piante robuste, che possono tollerare anche qualche grado sotto zero. I fiori sono abbastanza grandi, carnosetti e profumatissimi; il loro periodo di fioritura è piuttosto lungo, ma la produzione non è mai molto abbondante; le piante comunque accettano, senza risentirne troppo, la forzatura in serra e perciò la fioritura si può considerare continua in tutto l'anno. Di questa proprietà ne approfittano i floricoltori perché i fiori di questa specie si prestano molto ad essere recisi a scopo commerciale, soprattutto quelli di alcune varietà: la grandiflora a fiori molto grandi, la florida a fiori doppi e la veitchii che è più resistente del tipo. Anche la varietà fortuniana ha le corolle più grandi della specie tipica, assai simili a quelli di una camelia, ed è molto adatta come fiore da taglio, mentre la radicans è una forma nana, non più alta di cm 30-50, prostrata, che forma un cespuglio con tendenza a dilagare; produce dei fiorellini piccoli, bianchi, di cm 2-3, ma profumati e abbondanti; Gardenia thunbergia è una pianta di origine sudafricana, molto grande rispetto alle altre specie, poiché può raggiungere anche m 4,5; ha grandi foglie glabre, in verticilli di 3 o 5, ed i fiori, terminali e solitari, di un bianco purissimo, sbocciano da gennaio a marzo; questa è però una specie piuttosto delicata, perché non resiste al freddo. Tutte le specie di Gardenia hanno dato molti ibridi.
Coltivazione: come abbiamo visto il clima italiano si presta in quasi tutte le
regioni alla coltivazione delle Gardenie. Essendo piante calcifughe, esse vogliono un terriccio a base di torba, terra di erica e terra fibrosa, oppure terra di castagno e di foglie, ben macerate. Nei Paesi nordici, dove è più frequente la coltivazione in vaso, per facilitare il ritiro invernale, questi debbono essere piuttosto grandi, ben drenati, ed è consigliabile aggiungere al composto un po' di carbone e di stallatico ben maturo. È molto importante innaffiarle sempre con acqua piovana, che non contiene calcio. Il periodo più delicato per la pianta è quando tutti i fiori sono in sboccio, poiché essa ha bisogno di una temperatura tiepida e costante; infatti teme le correnti d'aria e vuole parecchia umidità, ma non il ristagno d'acqua. La moltiplicazione si opera per talea prendendo dei rametti in dicembre-gennaio per avere una fioritura invernale o in agosto per averla invece primaverile. I migliori risultati si hanno dalle talee fatte con le spuntature dei rametti potati o dai getti del piede che nascono più o meno all'epoca della fioritura. La radicazione è piuttosto lenta ed inoltre le talee debbono essere tenute in ambiente ben aerato, a temperatura moderata, mai esposte direttamente ai raggi solari; è molto importante anche il fattore umidità. Infatti se questa è eccessiva o la temperatura giornaliera troppo bassa, inferiore ai 20°C, può insorgere la clorosi, che si combatte con qualche somministrazione di sequestrene. La temperatura bassa però determina la floritura, che infatti viene indotta solo quando, di notte, essa scende sotto i 17-18°C, mentre di giorno, come abbiamo visto, deve superare i 20-25°C. Dopo il primo anno le piante si possono potare per ottenere una forma più aggraziata e, se necessario, si rinvasano in un
contenitore più grande. Le piante giovani danno sempre una fioritura migliore rispetto alle vecchie; è per questo che si consiglia di avere sempre una scorta di talee.
Gardenia
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