Il nome è stato dato in onore del botanico William Kerr che introdusse queste piante dalla Cina nell'Orto Botanico di Kew. Il genere è costituito dalla sola specie Kerria japonica. Si tratta di piante fruticose, molto conosciute, la cui diffusione è dovuta essenzialmente alla loro capacità di sopportare, senza conseguenze, le condizioni avverse e di crescere rigogliosamente sia in pieno sole che in posizione ombrosa. Le kerria hanno
bisogno di potature energiche per contenere la forma dell'arbusto che,
se lasciato crescere spontaneamente, diventerebbe in breve tempo scomposto e poco ornamentale. Gli esemplari che si trovano nei nostri giardini sono per lo più varietà o ibridi a fìore doppio o extradoppio. Ricordiamo Kerria japonica .flore-pleno, con i fiori gialli, ricchi di petali,
che si aprono nei mesi di aprile e maggio ;kerria japonica variegata,con foglie orlate di bianco e portamento parzialmente scandente.
Coltivazione: questi arbusti crescono senza difficoltà sui comuni terreni da
giardino dove vengono piantati in primavera o in autunno. Alla fine dell'estate, dopo la fioritura, si procederà alla potatura che dovrà eliminare i rami più disordinati, quelli danneggiati e quelli che hanno già portato i fiori. Nel mese di ottobre, le piante così trattate possono essere invasate e collocate in serra per effettuare i processi di forzatura. Nella preparazione dei vasi si userà un composto costituito da terriccio di foglie, terra fibrosa e torba. Le piante saranno quindi tenute ad una temperatura di 13-18°C per tutto il mese di gennaio e fioriranno con un notevole anticipo sui normali periodi. La propagazione si effettua durante i mesi estivi per propaggine, oppure per talee messe a radicare su un terreno sabbioso, in cassone a letto caldo che deve restare chiuso. Le piante possono essere moltiplicate vegetativamente anche per divisione dei cespugli, metodo questo molto più veloce e privo di difficoltà per questi arbusti rustici.
Kerria
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