Lagarosiphon

Il nome deriva dal greco lagarós fiacco, snervato e siphon tubo e fu dato a questo genere, nel 1842, dal botanico W. H. Harvey. Si tratta di piante acquatiche sommerse ossigenanti, di cui una sola specie è coltivata: lagarosiphon major, proveniente dal Sud-Africa, con foglie verticillate e riflesse su fusti ramificati. Esso può essere usato come alternativa ai vari Myriophyllum o Ceratophyllum ed è di facilissima coltivazione; può essere fatto radicare durante tutta la buona stagione per mezzo di pezzi di fusto inseriti nel fondo di vasche, in qualunque terreno o legati ad un peso e lasciati cadere sul fondo, dove emetteranno radici che affonderanno nel substrato; l'acqua deve essere fredda e piuttosto alcalina; questo genere è molto affine a quello Elodea, tanto che una delle sue specie, lagarosiphon muscoides, ha come sinonimo Elodea crispa.

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