Il nome deriva dal latino lagéna fiasco, in riferimento alla forma del peponide. Il genere è costituito da specie originarie delle regioni tropicali dell'Asia e dell'Africa, tra le quali la più nota è la lagenaria vulgaris. Nelle zone di origine i frutti, privati della polpa non edule e seccati, vengono tuttora úllizzati come recipienti: le calebasse. Per lo stesso motivo, una volta, le piante venivano coltivate in Italia dove erano conosciute con il termine volgare di zucche da vino. Oggi la coltivazione è limitata allo scopo ornamentale. Le piante presentano un fusto rampicante, lungo fino a ffi 3, portante, durante l'estate, grandi fiori bianchi stellati.
Coltivazione: nel mese di aprile si fanno germinare i semi ad una temperatura di 18°C e si pongono a dimora le piantine nel mese di giugno, scegliendo una posizione soleggiata e ben riparata.
Queste zucche possono anche essere coltivate in serra e guidate, nella crescita. lungo appositi fili. Richiedono abbondanti innaffiature e concimazioni con fertilizzanti liquidi per poter produrre frutti di notevoli dimensioni e di consistenza adeguata.
Lagenaria
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