Lagenophora

Il nome deriva dal greco laghenos fiasco e phero porto ho, in riferimento alla forma a fiasco dell'involucro. Il genere comprende 27 specie di piante erbacee di piccole dimensioni, distribuite largamente nell'emisfero australe e caratterizzate da fiori riuniti in infiorescenze a capolino; esse ricordano, nell'aspetto, le margherite comuni. Le piante, rizomatose, presentano foglie basali a rosetta, cosparse su tutta la superficie da una fine peluria, e fiori sorretti da peduncoli alti al massimo cm 5. La fioritura è estiva.
Specie coltivate: tra le più diffuse, ricordiamo lagenophora pumila, a fiori bianchi, e lagenophora stipitata, con fiori porpora o rossoscuro.
Coltivazione: queste piante non sono completamente rustiche e possono essere coltivate all'aperto soltanto se collocate in posizione soleggiata e ben riparata. Si sistemano di sqlito in un angolo del giardino roccioso dove il terreno sia sabbioso e abbastanza povero; si deve controllare, inoltre, che non si espandano troppo divenendo infestanti, qualora le condizioni dell'ambiente risultassero ottimali. Talvolta, quando la stagione si presenta troppo fredda ed umida, si potrebbe osservare un improvviso ed inevitabile deperimento delle lagenophora, per cui si rende necessario
il rinnovo. La riproduzione non presenta difficolta per la rapida germinazione dei semi; nuove piante possono essere ottenute agamicamente per divisione di cespo.
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